ITALIA
Milano
Terrorismo: appello conferma condanna Maria Sergio, sorella di 'Fatima'
La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato la pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione inflitta in primo grado, e con rito abbreviato, a Marianna Sergio, la sorella di Maria Giulia 'Fatima' la prima foreign fighter italiana

La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato la pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione inflitta in primo grado e con rito abbreviato a Marianna Sergio, la sorella di Maria Giulia 'Fatima' la prima foreign fighter italiana condannata in contumacia per terrorismo internazionale e forse morta in Siria dove era andata a combattere per l'Isis. Conferma anche delle condanne a 3 anni e 8 mesi e 2 anni e 8 mesi per Arta Kakabuni e Baki Coku, zii di Aldo Kobuzi, marito di Fatima.
La Corte ha anche rigettato la richiesta della difesa di concedere a Marianna Sergio gli arresti domiciliari. Il legale, subito dopo la lettura del dispositivo, ha affermato che si tratta di una decisione "ingiusta". "Ricorreremo in Cassazione - ha aggiunto - perchè siamo sicuri che la Suprema Corte riaffermerà i principi che ha sempre affermato in materia annullando questa sentenza". Le motivazioni saranno depositate entro 60 giorni.
La giovane, che oggi ha reso dichiarazioni spontanee in videoconferenza dal carcere, è accusata di avere organizzato il viaggio per la Siria, suo e dei genitori, con lo scopo di unirsi a Maria Giulia in nome dell'Isis.
La Corte ha anche rigettato la richiesta della difesa di concedere a Marianna Sergio gli arresti domiciliari. Il legale, subito dopo la lettura del dispositivo, ha affermato che si tratta di una decisione "ingiusta". "Ricorreremo in Cassazione - ha aggiunto - perchè siamo sicuri che la Suprema Corte riaffermerà i principi che ha sempre affermato in materia annullando questa sentenza". Le motivazioni saranno depositate entro 60 giorni.
La giovane, che oggi ha reso dichiarazioni spontanee in videoconferenza dal carcere, è accusata di avere organizzato il viaggio per la Siria, suo e dei genitori, con lo scopo di unirsi a Maria Giulia in nome dell'Isis.