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La Juve straccia la Roma e prenota lo scudetto. Per i giallorossi arriva la prima sconfitta
La Juve si aggiudica il "match scudetto" con la Roma (3-0), conquista il platonico titolo d'inverno e mette una seria ipoteca sul tricolore, relegando i giallorossi, secondi, a ben otto punti. Per la Roma di Garcia è il primo ko. Per la Juve gol di Vidal, Bonucci e Vucinic
di Nicola IannelloTorino
Juventus sempre più sola in testa: supera 3-0 la Roma, seconda in classifica e finora imbattuta, e la allontana a 8 punti: 49 contro 41. L’attacco più prolifico (42 gol) ha ragione della difesa meno battuta (ora 10 le reti subite). Con la decima vittoria consecutiva, come la squadra di Garcia a inizio campionato, ma senza subire gol, i bianconeri si laureano campioni d’inverno con un turno d’anticipo. Mezzo scudetto è della squadra di Conte.
Allo ‘Juventus Stadium’ l’allenatore alla ricerca del terzo titolo di fila si gode il ritorno di Pirlo dal primo minuto (Marchisio va in panchina), con Tevez e Llorente di punta. Sull’altro fronte, Garcia preferisce Ljajic a Destro nella formazione titolare, con Totti e Gervinho nel tridente d’attacco. Buon avvio dei giallorossi, che riescono a pressare alti i padroni di casa e hanno anche l’occasione per andare in vantaggio: Totti mette Ljajic in condizione di battere a rete da vicino, ma Buffon in uscita chiude lo specchio della porta. La Juve riordina le idee e passa. Tevez lavora un buon pallone in area e serve l’accorrente Vidal che entra da destra e batte de Sanctis sul primo palo (17’): ottavo centro per il cileno, in condizioni di forma smagliante ormai da mesi. Prima dell’intervallo, sventola di Llorente sopra la traversa. Neanche il tempo di rientrare in campo e la Juve raddoppia. Punizione da sinistra di Pirlo che col destro la mette a girare sul secondo palo, dove Bonucci tutto solo (Castan se lo perde) entra in scivolata e insacca il suo secondo gol in campionato (48’). Garcia mette Destro per Pjanic e Torosidis per Dodò. Tra i bianconeri, Vucinic rileva Tevez. Ultimo cambio per i giallorossi al 72’: esce Totti, entra Florenzi. Le speranze della Roma finiscono nel giro di due minuti e di due espulsioni. Rosso diretto per De Rossi, autore di una brutta entrata su Chiellini (75’). Dopo un minuto espulsione per Castan che di pugno toglie il pallone dalla porta su torre di testa di Chiellini: Vucinic su rigore segna il più classico dei gol dell’ex (77’). Sul 3-0 con gli avversari in nove, Conte concede l’ovazione a Vidal, sostituito da Marchisio. Poi fuori Llorente per Quagliarella. In superiorità numerica la Juventus è padrona assoluta del campo. Rizzoli non concede neppure il recupero.
Allo ‘Juventus Stadium’ l’allenatore alla ricerca del terzo titolo di fila si gode il ritorno di Pirlo dal primo minuto (Marchisio va in panchina), con Tevez e Llorente di punta. Sull’altro fronte, Garcia preferisce Ljajic a Destro nella formazione titolare, con Totti e Gervinho nel tridente d’attacco. Buon avvio dei giallorossi, che riescono a pressare alti i padroni di casa e hanno anche l’occasione per andare in vantaggio: Totti mette Ljajic in condizione di battere a rete da vicino, ma Buffon in uscita chiude lo specchio della porta. La Juve riordina le idee e passa. Tevez lavora un buon pallone in area e serve l’accorrente Vidal che entra da destra e batte de Sanctis sul primo palo (17’): ottavo centro per il cileno, in condizioni di forma smagliante ormai da mesi. Prima dell’intervallo, sventola di Llorente sopra la traversa. Neanche il tempo di rientrare in campo e la Juve raddoppia. Punizione da sinistra di Pirlo che col destro la mette a girare sul secondo palo, dove Bonucci tutto solo (Castan se lo perde) entra in scivolata e insacca il suo secondo gol in campionato (48’). Garcia mette Destro per Pjanic e Torosidis per Dodò. Tra i bianconeri, Vucinic rileva Tevez. Ultimo cambio per i giallorossi al 72’: esce Totti, entra Florenzi. Le speranze della Roma finiscono nel giro di due minuti e di due espulsioni. Rosso diretto per De Rossi, autore di una brutta entrata su Chiellini (75’). Dopo un minuto espulsione per Castan che di pugno toglie il pallone dalla porta su torre di testa di Chiellini: Vucinic su rigore segna il più classico dei gol dell’ex (77’). Sul 3-0 con gli avversari in nove, Conte concede l’ovazione a Vidal, sostituito da Marchisio. Poi fuori Llorente per Quagliarella. In superiorità numerica la Juventus è padrona assoluta del campo. Rizzoli non concede neppure il recupero.