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#Euro2016, pari folle tra Repubblica Ceca e Croazia: finisce 2-2
I croati, in vantaggio di due reti, si fanno rimontare nel finale. I gol cechi segnati da giocatori subentrati nella ripresa. Nel finale convulso, partita sospesa per fumogeni e petardi lanciati dai tifosi della Croazia

Pareggio rocambolesco tra Repubblica Ceca e Croazia nella partita che apre la seconda giornata del girone D, che comprende anche Spagna e Turchia. Allo ‘Stade Geoffroy Guichard’ di St. Etienne finisce 2-2 un match che i croati conducevano con due gol di vantaggio. La rimonta ceca nell’ultimo palpitante quarto d’ora, segnato anche da una sospensione del gioco per 4’ a causa delle intemperanze dei tifosi croati. La Croazia sale a 4 punti dopo la vittoria all’esordio contro la Turchia, mentre la Repubblica Ceca incamera il primo punto, riscattando la sconfitta subita dalla Spagna.
Tra i cechi (in completo bianco), il ct Vrba cambia due uomini: Skalák prende il posto di Gebre Selassie sulla destra, mentre Lafata (rilevato da Škoda al 67’) è la punta di riferimento al posto di Necid (dall’86 per Plašil). La Croazia (divisa a scacchi blu di diversa intensità) di Čačić gioca con lo stesso undici iniziale della gara d’esordio vinta contro la Turchia.
In avvio, il portiere ceco Čech sbroglia alcune situazioni complicate. Croazia più intraprendente. Mandžukić scende sulla sinistra, il suo invito al centro trova Perišić in leggero ritardo nonostante la scivolata, poi Rakitić conclude alto. Ancora il giocatore del Barcellona pericoloso con un destro che chiama Čech alla parata in due tempi. È il preludio del gol, che arriva con un’azione di Perišić sulla sinistra chiusa con un mancino a incrociare che non dà scampo al portiere ceco (37’). Su punizione di Rakitić, Vida sbuca in mischia e in modo fortunoso sfiora il palo largo di Čech.
Nella ripresa, la Croazia controlla il gioco e affonda il colpo che potrebbe essere del ko con una combinazione in verticale tra Brozović e Rakitić, finalizzata con un delizioso colpo sotto del fantasista blaugrana (62’). Bianchi in difficoltà. Su un pasticcio della difesa ceca (scivolata maldestra di Kadeřábek), Mandžukić fallisce da posizione favorevole. Quando la partita sembra in discesa per la Croazia, i cechi la riaprono. Rosicky pennella di esterno per il neoentrato Škoda che di testa incorna all’incrocio dei pali, dove Subašić non può arrivare (76’). A pochi minuti dalla fine, l’arbitro Clattenburg sospende la partita per lancio di fumogeni e petardi dal settore occupato dai tifosi croati, già protagonisti di episodi sanzionati dalla Uefa. Nel recupero, Vida tocca con la mano nel tentativo di anticipare Sivok, Clattenburg decreta il rigore che Necid, anche lui un subentrato, trasforma con una gran botta centrale (94’). Dopo 9’ di recupero, la festa è dei cechi, mentre i croati escono sconsolati dal campo, avendo visto svanire il passaggio del turno.
Tra i cechi (in completo bianco), il ct Vrba cambia due uomini: Skalák prende il posto di Gebre Selassie sulla destra, mentre Lafata (rilevato da Škoda al 67’) è la punta di riferimento al posto di Necid (dall’86 per Plašil). La Croazia (divisa a scacchi blu di diversa intensità) di Čačić gioca con lo stesso undici iniziale della gara d’esordio vinta contro la Turchia.
In avvio, il portiere ceco Čech sbroglia alcune situazioni complicate. Croazia più intraprendente. Mandžukić scende sulla sinistra, il suo invito al centro trova Perišić in leggero ritardo nonostante la scivolata, poi Rakitić conclude alto. Ancora il giocatore del Barcellona pericoloso con un destro che chiama Čech alla parata in due tempi. È il preludio del gol, che arriva con un’azione di Perišić sulla sinistra chiusa con un mancino a incrociare che non dà scampo al portiere ceco (37’). Su punizione di Rakitić, Vida sbuca in mischia e in modo fortunoso sfiora il palo largo di Čech.
Nella ripresa, la Croazia controlla il gioco e affonda il colpo che potrebbe essere del ko con una combinazione in verticale tra Brozović e Rakitić, finalizzata con un delizioso colpo sotto del fantasista blaugrana (62’). Bianchi in difficoltà. Su un pasticcio della difesa ceca (scivolata maldestra di Kadeřábek), Mandžukić fallisce da posizione favorevole. Quando la partita sembra in discesa per la Croazia, i cechi la riaprono. Rosicky pennella di esterno per il neoentrato Škoda che di testa incorna all’incrocio dei pali, dove Subašić non può arrivare (76’). A pochi minuti dalla fine, l’arbitro Clattenburg sospende la partita per lancio di fumogeni e petardi dal settore occupato dai tifosi croati, già protagonisti di episodi sanzionati dalla Uefa. Nel recupero, Vida tocca con la mano nel tentativo di anticipare Sivok, Clattenburg decreta il rigore che Necid, anche lui un subentrato, trasforma con una gran botta centrale (94’). Dopo 9’ di recupero, la festa è dei cechi, mentre i croati escono sconsolati dal campo, avendo visto svanire il passaggio del turno.