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MONDO

Alta tensione

Mosca attacca gli Usa: "Escalation del conflitto se armeranno Kiev"

Il Cremlino ribatte duramente alle critiche provenienti da Washington. Putin: "Difenderemo i nostri interessi". Domani il vertice di Minsk per trovare una soluzione diplomatica alla crisi. Merkel: il conflitto non è risolvibile con mezzi militari

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Il presidente russo, Vladimir Putin
Le speranze di trovare una soluzione diplomatica alla crisi in Ucraina sono affidate al vertice in programma domani a Minsk, ma la tensione fra le parti in causa è sempre altissima. Usa e Russia continuano a scambiarsi accuse ed è Angela Merkel a interpretare il ruolo di grande sostenitrice delle trattative.
 
Il Cremlino: escalation se gli Usa armeranno Kiev
L’ultimo affondo è arrivato dal Cremlino. Per il portavoce Dmitri Peskov, l’Occidente cerca di destabilizzare la situazione in Ucraina con la minaccia di nuove sanzioni e con l’ipotesi di inviare armi. Una posizione dura, lievemente attenuata solo dalla garanzia che “la Russia è veramente interessata a risolvere la crisi”. Secondo il
segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, se gli Stati Uniti decideranno di armare l'esercito di Kiev, nel sud-est ucraino ci sarà "un'ulteriore escalation del conflitto" e Mosca potrebbe reagire "con strumenti diplomatici". Nel frattempo 600 militari russi hanno iniziato un'esercitazione in Crimea, regione annessa dalla Russia nel marzo scorso dopo un controverso referendum.
 
Putin: difenderemo i nostri interessi
Dal Cairo, dove si trova in visita ufficiale, il presidente russo Vladimir Putin ha rimarcato che "non importa quante saranno le pressioni", la Russia "continuerà a perseguire una politica estera indipendente".

Obama: Usa pronti a fornire armi a Kiev se la via diplomatica dovesse fallire
Si tratta di una risposta indiretta a Barack Obama, che ieri ha incontrato la cancelliera tedesca Angela Merkel e non ha escluso l’invio di armi. Il presidente statunitense ha accusato la Russia di aver “violato tutti gli impegni presi con gli accordi di Minsk, continuando a operare nell'Ucraina dell'est, inviando soldati e artiglieria pesante e distruggendo interi villaggi". Pur definendo “improbabile” l’intervento militare, ha anche detto che gli Usa sono pronti a fornire armi a Kiev se la via diplomatica dovesse fallire. "Noi incoraggiamo la soluzione diplomatica. Bisogna andare avanti con le sanzioni - ha spiegato il presidente americano - Ma è vero che ho chiesto al mio team di valutare tutte le opzioni se la diplomazia dovesse fallire e la possibilità di fornire armi letali difensive è una delle opzioni che viene esaminata e valutata".
 
Merkel: conflitto non risolvibile con mezzi militari
Proprio per cercare di convincere l’alleato americano a non compiere passi che potrebbero scatenare un’escalation in Europa, Angela Merkel è volata a Washington. Poi, a Ottawa, ha incontrato anche il premier canadese Stephen Harper. "Spero che saremo in grado di risolvere questo conflitto per via diplomatica, perché penso che con mezzi militari non possa essere risolto", ha spiegato Angela Merkel alla fine del vertice in Canada. “Siamo sempre stati coerenti nel decidere sanzioni insieme e penso che coordineremo i nostri passi futuri. Metteremo tutto il nostro impegno nella ricerca di una soluzione diplomatica e sono molto grata che sia il presidente americano e il primo ministro canadese ci sostengano in questo sforzo”. Da parte sua, Stephen Harper ha confermato l'impegno nelle trattative, ma ha anche puntato il dito contro la Russia. "Sfortunatamente come sapete Vladimir Putin ha rifiutato i mezzi diplomatici: cerca di portare avanti la sua agenda attraverso la violenza militare". 

Domani il vertice a Minsk
Il vertice di Minsk, a cui domani parteciperanno Germania, Francia, Russia e Ucraina, non inizia dunque sotto i migliori auspici. La maggior parte dei nodi resta irrisolta. Sul campo si continua a combattere e Kiev, pur dicendosi "cautamente ottimista", afferma che bisogna "anche essere pronti al peggior scenario". Dall’esito dipenderà innanzitutto l’applicazione delle nuove sanzioni contro Mosca decise dai ministri degli Esteri Ue e per ora congelate. In vista del vertice, oggi è prevista una seduta del Gruppo di contatto per preparare le condizioni e i temi sostanziali dell'incontro. "La priorità - riferisce una fonte citata dall'agenzia russa Interfax - è il cessate il fuoco e lo sviluppo di meccanismi per monitorarne il rispetto".