MONDO
L'anniversario
Parigi un anno dopo, la Francia si ferma per ricordare le stragi del 13 novembre 2015
Il presidente Hollande ha scoperto lungo tutta la mattinata le targhe con i nomi delle vittime nei diversi luoghi colpiti. Su richiesta dei familiari delle vittime non ha pronunciato alcun discorso

A un anno dagli attentati del 13 novembre 2015, la Francia rende omaggio a quanti persero la vita negli attacchi terroristici: e il presidente della Repubblica, Francois Hollande, ha scoperto lungo tutta la mattinata le targhe con i nomi delle vittime nei diversi luoghi colpiti. Su richiesta dei familiari delle vittime, il presidente socialista non ha invece pronunciato alcun discorso.
L'omaggio è cominciato allo Stade de France, con una targa in onore dell'unica vittima sul posto, Manuel Dias, un autista di bus di 63 anni: il figlio, Michael, ha fatto un appello all'integrazione e alla conoscenza reciproca come strumento di lotta al terrorismo. Poi Hollande è rientrato verso la città compiendo una cupa processione nei locali, caffè e ristoranti, che furono teatro degli attacchi.
Il presidente francese, accompagnato dal sindaco di Parigi, Anna Hidalgo, si è raccolto in silenzio dinanzi al Carillon e a Le Petit Camboge e anche qui ha deposto una mazzo di fiori sotto la targa con i nomi delle vittime, osservando un minuto di silenzio. Una terza placca è stata svelata da Hidalgo e Hollande per le vittime nel X e XI arrondissement, 39 in tutto, a La Bonne Biere, Le Comptoir Voltaire e La Belle Epoque. E un'altra a Boulevard Voltaire.
Ultima tappa del circuito di omaggio ufficiale, sulla scia simbolica del sangue versato quella notte, le due placche in marmo di fronte al Bataclan, il locale parigino che fu il luogo più colpito la tragica notte (una per le vittime nel locale, una per tutte le vittime degli attentati). E anche dinanzi al Bataclan sono stati letti i nomi delle persone che persero la vita nella sala da concerto, 90 in tutto, tra cui quello della ricercatrice italiana, Valeria Solesin, che studiava demografia alla Sorbona.
Imponenti le misure di sicurezza: i cittadini che volevano assistere alle commemorazioni sono stati tenuti a distanza, gli abitanti di Boulevard Voltaire non sono stati autorizzati ad aprire le finestre. Alle 12:30 sono stati rilasciati palloncini nel cielo, nell'XI arrondissement a "rappresentare simbolicamente, nel loro insieme e nella loro diversita'", tutte le vittime.
Nel pomeriggio, l'arcivescovo di Parigi, Andre Vingt-Trois, ha presieduto una messa commemorativa a Notre Dame. Infine, al calar del sole, depositate lanterne sul Canal Saint-Martin, vicino a molti dei locali colpiti. Anche l'associazione delle famiglie delle vittime e dei sopravvissuti (13 novembre: Fraternite et Verite) ha invitato i francesi a esporre in serata lumini alle finestre.
Sting: Onorare le vittime e ricominciare a vivere
La musica per sconfiggere la paura e la morte. Ad un anno di distanza dalla strage del 13 novembre riapre il Club Bataclan, lo storico locale parigino teatro di uno degli attacchi dei terroristi jihadisti. Qui morirono oltre 90 persone delle 130 vittime di quella drammatica sera. "Onorare i morti e ricominciare a vivere": così il cantante Sting dal palco. L'artista ha accettato di tenere un concerto il giorno della riapertura, dopo il rifiuto di tanti cantanti francesi
Prima di cantare un breve discorso, in un francese fluente:
Bataclan vieta ingresso a Eagles of death metal
Due membri della band americana Eagles Of death metal, che suonava al Bataclan la sera del 13 novembre 2015 quando un commando jihadista fece irruzione uccidendo 90 persone, hanno provato a entrare nel locale ma è stato negato loro l'accesso.
"Sono venuti e li ho respinti", ha detto il condirettore del Bataclan secondo quanto riporta la stampa francese. Questo sembra legato al fatto che il cantante, del gruppo, Jesse Hughes, accusò alcuni vigilanti della sala di aver abbandonato il proprio posto appositamente per facilitare l'attacco. "Per rispetto generale, e per le vittime e il personale del Bataclan, non li inviterò", aveva già detto Frutos in un'intervista a France Info.
L'omaggio è cominciato allo Stade de France, con una targa in onore dell'unica vittima sul posto, Manuel Dias, un autista di bus di 63 anni: il figlio, Michael, ha fatto un appello all'integrazione e alla conoscenza reciproca come strumento di lotta al terrorismo. Poi Hollande è rientrato verso la città compiendo una cupa processione nei locali, caffè e ristoranti, che furono teatro degli attacchi.
Il presidente francese, accompagnato dal sindaco di Parigi, Anna Hidalgo, si è raccolto in silenzio dinanzi al Carillon e a Le Petit Camboge e anche qui ha deposto una mazzo di fiori sotto la targa con i nomi delle vittime, osservando un minuto di silenzio. Una terza placca è stata svelata da Hidalgo e Hollande per le vittime nel X e XI arrondissement, 39 in tutto, a La Bonne Biere, Le Comptoir Voltaire e La Belle Epoque. E un'altra a Boulevard Voltaire.
Ultima tappa del circuito di omaggio ufficiale, sulla scia simbolica del sangue versato quella notte, le due placche in marmo di fronte al Bataclan, il locale parigino che fu il luogo più colpito la tragica notte (una per le vittime nel locale, una per tutte le vittime degli attentati). E anche dinanzi al Bataclan sono stati letti i nomi delle persone che persero la vita nella sala da concerto, 90 in tutto, tra cui quello della ricercatrice italiana, Valeria Solesin, che studiava demografia alla Sorbona.
Imponenti le misure di sicurezza: i cittadini che volevano assistere alle commemorazioni sono stati tenuti a distanza, gli abitanti di Boulevard Voltaire non sono stati autorizzati ad aprire le finestre. Alle 12:30 sono stati rilasciati palloncini nel cielo, nell'XI arrondissement a "rappresentare simbolicamente, nel loro insieme e nella loro diversita'", tutte le vittime.
Nel pomeriggio, l'arcivescovo di Parigi, Andre Vingt-Trois, ha presieduto una messa commemorativa a Notre Dame. Infine, al calar del sole, depositate lanterne sul Canal Saint-Martin, vicino a molti dei locali colpiti. Anche l'associazione delle famiglie delle vittime e dei sopravvissuti (13 novembre: Fraternite et Verite) ha invitato i francesi a esporre in serata lumini alle finestre.
Sting: Onorare le vittime e ricominciare a vivere
La musica per sconfiggere la paura e la morte. Ad un anno di distanza dalla strage del 13 novembre riapre il Club Bataclan, lo storico locale parigino teatro di uno degli attacchi dei terroristi jihadisti. Qui morirono oltre 90 persone delle 130 vittime di quella drammatica sera. "Onorare i morti e ricominciare a vivere": così il cantante Sting dal palco. L'artista ha accettato di tenere un concerto il giorno della riapertura, dopo il rifiuto di tanti cantanti francesi
Prima di cantare un breve discorso, in un francese fluente:
Début du concert de réouverture au #Bataclan #Sting en Français se recueille à la mémoire des victimes. pic.twitter.com/CjaJ8EEHhL
— J-Francois Belanger (@belangerjf) 12 novembre 2016
Bataclan vieta ingresso a Eagles of death metal
Due membri della band americana Eagles Of death metal, che suonava al Bataclan la sera del 13 novembre 2015 quando un commando jihadista fece irruzione uccidendo 90 persone, hanno provato a entrare nel locale ma è stato negato loro l'accesso.
"Sono venuti e li ho respinti", ha detto il condirettore del Bataclan secondo quanto riporta la stampa francese. Questo sembra legato al fatto che il cantante, del gruppo, Jesse Hughes, accusò alcuni vigilanti della sala di aver abbandonato il proprio posto appositamente per facilitare l'attacco. "Per rispetto generale, e per le vittime e il personale del Bataclan, non li inviterò", aveva già detto Frutos in un'intervista a France Info.