ITALIA
Presunto caso di stalking
Giorgio Pinchiorri, il re dei sommelier accusato di stalking da ex dipendente
La donna, "perseguitata". Lui "dimostrerò mia correttezza"

"Ne ho passate tante, supererò anche questa" con queste parole Giorgio Pinchiorri, il re dei sommelier travolto dall'accusa di stalking da parte di una sua ex dipendente, si dice fiducioso "di dimostrare la mia correttezza".
La notizia fa scalpore perché Giorgio Pinchiorri, 75 anni, è un sommelier di fama internazionale. Titolare dell'Enoteca Pinchiorri di via Ghibellina, nel palazzo settecentesco Jacometti-Ciofi a Firenze, celebre in tutto il mondo per la sua immensa selezione di vini di altissima qualità (3 stelle Michelin), è indagato dalla Procura di Firenze per stalking.
A suo tempo il sommelier ha già fornito la sua versione dei fatti al pm Giovanni Solinas, che segue le indagini sul presunto caso di stalking. A denunciarlo è stata una sua ex dipendente assunta in qualità di cameriera, aspirante sommelier. La donna 33enne di nazionalità moldava, ha raccontato di un incubo che si è trasformato in persecuzione con pedinamenti, regali insistenti e non graditi, telefonate, messaggi. Secondo la donna, che ha presentato nel tempo varie denunce contro Pinchiorri, sarebbe stata costretta persino a licenziarsi nel 2016 per arginare le 'proposte' dell'uomo durate 5 anni.
Un anno fa, nonostante le denunce presentate, il sommelier sarebbe stato raggiunto da un ammonimento del questore di Firenze perché avrebbe continuato a perseguitarla.
L'ultimo episodio risalirebbe alla notte tra giovedì e venerdì scorso quando Pinchiorri avrebbe rischiato l'arresto per tentare di parlare con la donna. L'ex dipendente, uscendo da un ristorante del centro di Firenze, vicino Ponte Vecchio, dove lavora attualmente, accompagnata dal suo fidanzato, si sarebbe ritrovata l'uomo nuovamente di fronte e avrebbe chiamato i Carabinieri.
La Procura di Firenze avrebbe già chiuso le indagini e si appresterebbe a chiedere il rinvio a giudizio di Giorgio Pinchiorri. Il faldone in mano ai magistrati conterrebbe le denunce raccolte nei mesi dalla donna, assistita dall'avvocato Federico Scavetta.
Alle accuse non replica il diretto interessato. Per lui parla la sua legale, avv. Maria Cristina Paoli: "Quello che posso dire è che la giovane è stata dipendente dell'Enoteca e non andava d'accordo con nessuno", dice l'avv. Paoli e per questo si sarebbe dimessa una prima volta. La donna "è poi stata riassunta - prosegue l'avvocato Paoli - ma ha continuato a litigare con tutti". "Il mio assistito è preoccupato ma anche molto tranquillo", conclude la legale di Giorgio Pinchiorri.
La notizia fa scalpore perché Giorgio Pinchiorri, 75 anni, è un sommelier di fama internazionale. Titolare dell'Enoteca Pinchiorri di via Ghibellina, nel palazzo settecentesco Jacometti-Ciofi a Firenze, celebre in tutto il mondo per la sua immensa selezione di vini di altissima qualità (3 stelle Michelin), è indagato dalla Procura di Firenze per stalking.
A suo tempo il sommelier ha già fornito la sua versione dei fatti al pm Giovanni Solinas, che segue le indagini sul presunto caso di stalking. A denunciarlo è stata una sua ex dipendente assunta in qualità di cameriera, aspirante sommelier. La donna 33enne di nazionalità moldava, ha raccontato di un incubo che si è trasformato in persecuzione con pedinamenti, regali insistenti e non graditi, telefonate, messaggi. Secondo la donna, che ha presentato nel tempo varie denunce contro Pinchiorri, sarebbe stata costretta persino a licenziarsi nel 2016 per arginare le 'proposte' dell'uomo durate 5 anni.
Un anno fa, nonostante le denunce presentate, il sommelier sarebbe stato raggiunto da un ammonimento del questore di Firenze perché avrebbe continuato a perseguitarla.
L'ultimo episodio risalirebbe alla notte tra giovedì e venerdì scorso quando Pinchiorri avrebbe rischiato l'arresto per tentare di parlare con la donna. L'ex dipendente, uscendo da un ristorante del centro di Firenze, vicino Ponte Vecchio, dove lavora attualmente, accompagnata dal suo fidanzato, si sarebbe ritrovata l'uomo nuovamente di fronte e avrebbe chiamato i Carabinieri.
La Procura di Firenze avrebbe già chiuso le indagini e si appresterebbe a chiedere il rinvio a giudizio di Giorgio Pinchiorri. Il faldone in mano ai magistrati conterrebbe le denunce raccolte nei mesi dalla donna, assistita dall'avvocato Federico Scavetta.
Alle accuse non replica il diretto interessato. Per lui parla la sua legale, avv. Maria Cristina Paoli: "Quello che posso dire è che la giovane è stata dipendente dell'Enoteca e non andava d'accordo con nessuno", dice l'avv. Paoli e per questo si sarebbe dimessa una prima volta. La donna "è poi stata riassunta - prosegue l'avvocato Paoli - ma ha continuato a litigare con tutti". "Il mio assistito è preoccupato ma anche molto tranquillo", conclude la legale di Giorgio Pinchiorri.