ITALIA
Maltempo
A Pisa l'Arno ai livelli più alti degli ultimi 20 anni
Non smette di piovere sull'Italia. Le temperature scenderanno al Nord e, in misura minore, anche al Centro, mentre aumenteranno sulle regioni Adriatiche e al Sud per via dei venti di Scirocco. Colpito soprattutto il Centro-Nord, con piogge abbondanti in Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Appennino Emiliano, Friuli Venezia, Giulia e Toscana

Non smette di piovere sull'Italia. Le temperature scenderanno al Nord, in misura minore anche al Centro, mentre aumenteranno sulle regioni Adriatiche e al Sud per via dei venti di Scirocco che porteranno temporaneamente i valori fino a 18/20 gradi sul Nord della Sicilia. Colpito soprattutto il Centro-Nord, con piogge abbondanti in Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Appennino Emiliano, Friuli Venezia, Giulia e Toscana.
A Pisa Arno a livelli più alti ultimi 20 anni
Il picco raggiunto dall'Arno alle 16 di martedì 11 febbraio a 4,98 metri, misurato a Pisa, è il livello più alto degli ultimi 22 anni. Lo rivela il Comune attraverso il suo sito internet. "Nel 2000 - prosegue l'amministrazione pisana - il fiume raggiunse i 4,66 metri, lo scorso 31 gennaio i 4,91 metri. Per trovare un livello più alto bisogna risalire al 1992 quando raggiunse i 5,30 metri". Secondo le previsioni della protezione civile comunale, "nelle prossime ore il livello dell'Arno rimarrà stabile, mentre da monte la portata scende, il vento però è cambiato e ora si è alzato il libeccio, anche se di bassa intensità (a 10 km orari) che potrebbe rendere il mare meno pronto a ricevere e far aumentare di qualche centimetro il livello del fiume a Pisa". Intanto, però sono peggiorate le condizioni meteo e dopo il sole della giornata il cielo è tornato a minacciare pioggia e temporali.
Firenze, 3 milioni per famiglie colpite
Un contributo complessivo di 3 milioni di euro, con un limite massimo di 5mila euro per nucleo familiare, per le famiglie che hanno subito danni negli eventi alluvionali che hanno interessato la Toscana tra il 4 gennaio e l'11 febbraio 2014. E' quanto prevede un atto della Giunta approvato all'unanimità dal Consiglio regionale. Per gli eventi alluvionali il presidente della Toscana Enrico Rossi ha dichiarato lo stato di emergenza con due distinti provvedimenti. Intanto, a Firenze una parte di uno stemma in pietra si è staccata dalla facciata di un palazzo storico, colpendo alla spalla e ferendo lievemente un passante. Il palazzo si trova vicino Palazzo Vecchio. Attesa per la piena dell'Arno, che resta il sorvegliato speciale in tutta la provincia di Pisa, e scuole chiuse a Volterra, a Capalbio, Scanzano, Elba e Cecina.
Gabrielli: "Siamo di nuovo in allerta"
"Entro la fine della settimana porteremo in Consiglio dei ministri la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza per Lazio e Toscana". Lo ha affermato il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, nel corso dell'incontro con i sindaci del territorio dopo l'eccezionale ondata di maltempo che dieci giorni fa ha colpito le due regioni. "E' il riconoscimento - ha aggiunto - di una condizione di emergenza e di fragilità del territorio. Intanto, siamo di nuovo in allerta perché mesi tradizionalmente meno piovosi, come gennaio e febbraio, quest'anno ci riservano questa intensità di precipitazione e l'allerta è dovuta non solo alla quantità delle piogge ma dalla saturazione dei territori, particolarmente provati con argini particolarmente stressati e fatto bene la Regione Toscana a emettere lo stato di allerta"
Roma in tilt
Tanti i disagi a Roma. In seguito agli smottamenti dei giorni scorsi, dovuti alle intense precipitazioni, molte strade sono chiuse e il traffico ne sta risentendo pesantemente, sia sulle arterie principali che secondarie. In tilt la circolazione nel centro.
In Piemonte
Nuova ondata di maltempo anche sul Piemonte. L'annunciata perturbazione sta portando pioggia in pianura e neve sui rilievi. Si sono registrati disagi nel tratto appenninico dell'autostrada Torino-Savona.
In Emilia Romagna
L'Agenzia regionale di Protezione civile dell'Emilia Romagna ha attivato lo stato di attenzione in tutte le province per pioggia, criticità idraulica ed idrogeologica, vento e stato del mare. Un'intensa perturbazione sta portando in queste ore precipitazioni estese e abbondanti, che secondo le previsioni Arpa-Simc dureranno per le prossime 24-48 ore. Alle piogge sono associati venti. A causa delle condizioni atmosferiche particolarmente avverse, esiste il rischio che il fiume Reno possa esondare". Lo rileva in una nota il Comune di Bologna, che invita i cittadini fino a cessata emergenza "a non fermarsi sugli argini del fiume Reno".
A Pisa Arno a livelli più alti ultimi 20 anni
Il picco raggiunto dall'Arno alle 16 di martedì 11 febbraio a 4,98 metri, misurato a Pisa, è il livello più alto degli ultimi 22 anni. Lo rivela il Comune attraverso il suo sito internet. "Nel 2000 - prosegue l'amministrazione pisana - il fiume raggiunse i 4,66 metri, lo scorso 31 gennaio i 4,91 metri. Per trovare un livello più alto bisogna risalire al 1992 quando raggiunse i 5,30 metri". Secondo le previsioni della protezione civile comunale, "nelle prossime ore il livello dell'Arno rimarrà stabile, mentre da monte la portata scende, il vento però è cambiato e ora si è alzato il libeccio, anche se di bassa intensità (a 10 km orari) che potrebbe rendere il mare meno pronto a ricevere e far aumentare di qualche centimetro il livello del fiume a Pisa". Intanto, però sono peggiorate le condizioni meteo e dopo il sole della giornata il cielo è tornato a minacciare pioggia e temporali.
Firenze, 3 milioni per famiglie colpite
Un contributo complessivo di 3 milioni di euro, con un limite massimo di 5mila euro per nucleo familiare, per le famiglie che hanno subito danni negli eventi alluvionali che hanno interessato la Toscana tra il 4 gennaio e l'11 febbraio 2014. E' quanto prevede un atto della Giunta approvato all'unanimità dal Consiglio regionale. Per gli eventi alluvionali il presidente della Toscana Enrico Rossi ha dichiarato lo stato di emergenza con due distinti provvedimenti. Intanto, a Firenze una parte di uno stemma in pietra si è staccata dalla facciata di un palazzo storico, colpendo alla spalla e ferendo lievemente un passante. Il palazzo si trova vicino Palazzo Vecchio. Attesa per la piena dell'Arno, che resta il sorvegliato speciale in tutta la provincia di Pisa, e scuole chiuse a Volterra, a Capalbio, Scanzano, Elba e Cecina.
Gabrielli: "Siamo di nuovo in allerta"
"Entro la fine della settimana porteremo in Consiglio dei ministri la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza per Lazio e Toscana". Lo ha affermato il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, nel corso dell'incontro con i sindaci del territorio dopo l'eccezionale ondata di maltempo che dieci giorni fa ha colpito le due regioni. "E' il riconoscimento - ha aggiunto - di una condizione di emergenza e di fragilità del territorio. Intanto, siamo di nuovo in allerta perché mesi tradizionalmente meno piovosi, come gennaio e febbraio, quest'anno ci riservano questa intensità di precipitazione e l'allerta è dovuta non solo alla quantità delle piogge ma dalla saturazione dei territori, particolarmente provati con argini particolarmente stressati e fatto bene la Regione Toscana a emettere lo stato di allerta"
Roma in tilt
Tanti i disagi a Roma. In seguito agli smottamenti dei giorni scorsi, dovuti alle intense precipitazioni, molte strade sono chiuse e il traffico ne sta risentendo pesantemente, sia sulle arterie principali che secondarie. In tilt la circolazione nel centro.
In Piemonte
Nuova ondata di maltempo anche sul Piemonte. L'annunciata perturbazione sta portando pioggia in pianura e neve sui rilievi. Si sono registrati disagi nel tratto appenninico dell'autostrada Torino-Savona.
In Emilia Romagna
L'Agenzia regionale di Protezione civile dell'Emilia Romagna ha attivato lo stato di attenzione in tutte le province per pioggia, criticità idraulica ed idrogeologica, vento e stato del mare. Un'intensa perturbazione sta portando in queste ore precipitazioni estese e abbondanti, che secondo le previsioni Arpa-Simc dureranno per le prossime 24-48 ore. Alle piogge sono associati venti. A causa delle condizioni atmosferiche particolarmente avverse, esiste il rischio che il fiume Reno possa esondare". Lo rileva in una nota il Comune di Bologna, che invita i cittadini fino a cessata emergenza "a non fermarsi sugli argini del fiume Reno".