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MONDO

La polizia ha usato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti

Hong Kong, fallisce l'assedio all'aeroporto. Tafferugli in periferia

Bloccati gli accessi all'aeroporto, i manifestanti si sono ritrovati nei distretti vicini dove hanno circondato la stazione di polizia e costruito barricate sulla strada principale

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Manifestazione in aeroporto (archivio)
 La polizia di Hong Kong ha agito d'anticipo, controllando passaporti e biglietti alle persone dirette all'aeroporto internazionale della città, nel tentativo di impedire assembramenti di manifestanti in quello che vorrebbe trasformarsi in un nuovo stress test per la rete di trasporti della città. La polizia perquisiva zaini e valigie delle persone sugli autobus e i treni diretti verso lo scalo di Chek Lap Kok, dove sembravano esserci più agenti e giornalisti che viaggiatori. Le forze dell'ordine non hanno fatto entrare neppure i familiari che volevano accogliere i parenti al terminal degli arrivi.

L'aumento dei controlli, come ha riportato la Reuters, serviva ad evitare il caos dello scorso weekend, quando i manifestanti - alla loro 14esima settimana di protesta - hanno gettato pietre sui treni, bloccato le strade che portano allo scalo e attaccato anche la rete della metropolitana.

Alcuni tafferugli si sono registrati sulla linea della metropolitana di Tung Chung, città satellite adiacente all'aeroporto, tra centinaia di manifestanti e polizia in tenuta antisommossa. Altri sit-in, sempre nella stessa città, si sono tenuti in un centro commerciale gestito dall'operatore del servizio delle metropolitane. In centinaia hanno dimostrato venerdì sera a Mong Kok, distretto della penisola di Kowloon. Le forze dell'ordine hanno fatto ricorso ai lacrimogeni e agli spray urticanti nel tentativo di disperdere la folla.

Ad agosto il movimento di protesta aveva bloccato l'ingresso dell'aeroporto, causando cancellazioni e ritardi arrivando poi allo scontro con la polizia. Ieri sera si sono avuti altri scontri tra manifestanti e polizia, tornata a usare i gas lacrimogeni per disperdere la folla davanti alla stazione Prince Edward; la folla chiedeva la diffusione dei video filmati il 31 agosto dalle telecamere di sorveglianza sulle violenze delle forze speciali e della polizia contro i dimostranti.