ITALIA
Vigilanza elevata nei musei e per eventi affollati
Piano antiterrorismo del Viminale per posti affollati e musei. Circolare del Mibact alle direzioni dei musei per 'grave contesto internazionale'

Innalzare la vigilanza sugli eventi che prevedono un afflusso elevato di persone, dalle partite di calcio ai concerti alle manifestazioni religiose. Lo prevede una circolare inviata oggi dal capo della polizia, Alessandro Pansa, a questure e prefetture, in seguito agli attacchi di Parigi.
Si tratta di una misura che trova l'unico precedente nel 2004, dopo agli attentati terroristici di Madrid.
La circolare sensibilizza prefetti e questori ad "elevare il livello di sicurezza e vigilanza in occasione di particolari eventi di carattere culturale, religioso, sportivo, musicale e di intrattenimento dove è previsto un importante afflusso di persone". In questi casi dovranno essere adottati specifici e stringenti controlli.
Verifica piani antiterrorismo nei musei
La verifica che nei piani di emergenza dei musei italiani "sia ricompreso il rischio connesso ad azioni di terrorismo" è stata chiesta con una circolare dal Mibact alle direzioni dei musei autonomi, alle soprintendenze speciali e ai segretari regionali. La richiesta è in relazione al "grave contesto nazionale ed internazionale".
La circolare, inviata dal segretariato generale, reca la data di oggi ed è indirizzata alle direzioni generali, alla soprintendenza archeologica speciale per il Colosseo e l'area archeologica romana, alla soprintendenza speciale per Pompei, ai direttori dei Musei
autonomi (i 20 super-musei tra cui Uffizi, Brera e Galleria Borghese), ai direttori dei poli museali, ai segretari regionali e a tutti gli Istituti periferici.
La richiesta, visto "il grave contesto nazionale ed internazionale", è che le direzioni "si attengano al rigoroso rispetto delle procedure di sicurezza previste dai piani di emergenza che ogni istituto ha predisposto" e che sia provveduto "tempestivamente a segnalare alle competenti forse di polizia eventi o situazioni ritenute pericolose nei confronti del rischio antropico".
"Gli istituti maggiormente vulnerabili per la presenza di un elevato numero di visitatori o per la loro rappresentatività - prosegue la circolare - dovranno verificare che nel relativo piano di emergenza, tra gli scenari emergenziali, sia ricompreso il rischio connesso ad azioni di terrorismo, provvedendo in caso contrario ad aggiornare ed integrare il piano, richiedendo anche l'assistenza delle prefetture territorialmente competenti".
Si tratta di una misura che trova l'unico precedente nel 2004, dopo agli attentati terroristici di Madrid.
La circolare sensibilizza prefetti e questori ad "elevare il livello di sicurezza e vigilanza in occasione di particolari eventi di carattere culturale, religioso, sportivo, musicale e di intrattenimento dove è previsto un importante afflusso di persone". In questi casi dovranno essere adottati specifici e stringenti controlli.
Verifica piani antiterrorismo nei musei
La verifica che nei piani di emergenza dei musei italiani "sia ricompreso il rischio connesso ad azioni di terrorismo" è stata chiesta con una circolare dal Mibact alle direzioni dei musei autonomi, alle soprintendenze speciali e ai segretari regionali. La richiesta è in relazione al "grave contesto nazionale ed internazionale".
La circolare, inviata dal segretariato generale, reca la data di oggi ed è indirizzata alle direzioni generali, alla soprintendenza archeologica speciale per il Colosseo e l'area archeologica romana, alla soprintendenza speciale per Pompei, ai direttori dei Musei
autonomi (i 20 super-musei tra cui Uffizi, Brera e Galleria Borghese), ai direttori dei poli museali, ai segretari regionali e a tutti gli Istituti periferici.
La richiesta, visto "il grave contesto nazionale ed internazionale", è che le direzioni "si attengano al rigoroso rispetto delle procedure di sicurezza previste dai piani di emergenza che ogni istituto ha predisposto" e che sia provveduto "tempestivamente a segnalare alle competenti forse di polizia eventi o situazioni ritenute pericolose nei confronti del rischio antropico".
"Gli istituti maggiormente vulnerabili per la presenza di un elevato numero di visitatori o per la loro rappresentatività - prosegue la circolare - dovranno verificare che nel relativo piano di emergenza, tra gli scenari emergenziali, sia ricompreso il rischio connesso ad azioni di terrorismo, provvedendo in caso contrario ad aggiornare ed integrare il piano, richiedendo anche l'assistenza delle prefetture territorialmente competenti".