SCIENZA
Ai confini del Sistema Solare
Spazio, la sonda New Horizons si avvicina a Plutone: presto le prime foto
Sta per iniziare la fase più importante della missione della sonda della Nasa, che dopo nove anni di viaggio è quasi arrivata al pianeta nano, un mondo lontanissimo e inesplorato. Il 14 luglio si troverà a soli 10mila chilometri di distanza. Nei prossimi mesi ci invierà immagini della sua superficie con un livello di dettaglio senza precedenti, poi esplorerà la Fascia di Kuiper

È partita esattamente nove anni fa e ora, dopo un viaggio di miliardi di chilometri che l’ha portata ai confini del Sistema Solare, ha quasi raggiunto il suo obiettivo: Plutone. La sonda della Nasa New Horizons, lanciata il 19 gennaio 2006, si sta preparando alla fase più importante della sua missione, quella che nei prossimi mesi ci fornirà delle vedute senza precedenti di un mondo gelido, lontanissimo e inesplorato.
Prime foto dal 25 gennaio
New Horizons è stata risvegliata dall’ibernazione il 7 dicembre scorso, a 4,8 miliardi di chilometri dalla Terra. Pochi giorni fa sono stati riattivati alcuni suoi strumenti per l’analisi delle polveri e del plasma e il 25 gennaio inizierà a fotografare Plutone. Le prime immagini saranno di qualità modesta perché la sonda si trova ancora a oltre 220 milioni di chilometri di distanza, ma forniranno informazioni sulle sue lune e avranno un ruolo fondamentale per permettere alla Nasa di farla navigare nella giusta direzione.
A un passo da Plutone il 14 luglio
Oltre a scattare foto, lungo il tragitto la sonda raccoglierà dati sull’ambiente interplanetario, farà misurazioni delle particelle ad alta energia provenienti dal Sole e analizzerà le particelle di polvere presenti nelle zone interne della Fascia di Kuiper. Il 14 luglio New Horizons passerà alla minima distanza da Plutone, arrivando a circa 10mila chilometri dalla sua superficie. Da lì ci invierà fotografie in cui saranno distinguibili oggetti grandi fino a 70 metri, un livello di dettaglio enormemente superiore a quello ottenibile con i telescopi presenti sulla Terra. Avremo dunque la possibilità di vedere per la prima volta da vicino uno dei corpi celesti meno conosciuti del Sistema Solare.
Viaggio nella Fascia di Kuiper
La missione di New Horizons proseguirà ancora a lungo. Dopo aver superato il pianeta nano, sul quale continuerà a fornire dati anche nei mesi successivi, sarà diretta verso un altro obiettivo nella Fascia di Kuiper, una regione che potrebbe comprendere molti altri oggetti simili a Plutone. La speranza è che nei prossimi anni questa missione ci permetta di scoprire nuovi orizzonti, proprio come suggerisce il suo nome.
Prime foto dal 25 gennaio
New Horizons è stata risvegliata dall’ibernazione il 7 dicembre scorso, a 4,8 miliardi di chilometri dalla Terra. Pochi giorni fa sono stati riattivati alcuni suoi strumenti per l’analisi delle polveri e del plasma e il 25 gennaio inizierà a fotografare Plutone. Le prime immagini saranno di qualità modesta perché la sonda si trova ancora a oltre 220 milioni di chilometri di distanza, ma forniranno informazioni sulle sue lune e avranno un ruolo fondamentale per permettere alla Nasa di farla navigare nella giusta direzione.
A un passo da Plutone il 14 luglio
Oltre a scattare foto, lungo il tragitto la sonda raccoglierà dati sull’ambiente interplanetario, farà misurazioni delle particelle ad alta energia provenienti dal Sole e analizzerà le particelle di polvere presenti nelle zone interne della Fascia di Kuiper. Il 14 luglio New Horizons passerà alla minima distanza da Plutone, arrivando a circa 10mila chilometri dalla sua superficie. Da lì ci invierà fotografie in cui saranno distinguibili oggetti grandi fino a 70 metri, un livello di dettaglio enormemente superiore a quello ottenibile con i telescopi presenti sulla Terra. Avremo dunque la possibilità di vedere per la prima volta da vicino uno dei corpi celesti meno conosciuti del Sistema Solare.
Viaggio nella Fascia di Kuiper
La missione di New Horizons proseguirà ancora a lungo. Dopo aver superato il pianeta nano, sul quale continuerà a fornire dati anche nei mesi successivi, sarà diretta verso un altro obiettivo nella Fascia di Kuiper, una regione che potrebbe comprendere molti altri oggetti simili a Plutone. La speranza è che nei prossimi anni questa missione ci permetta di scoprire nuovi orizzonti, proprio come suggerisce il suo nome.