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MONDO

Argentina, alle urne per rinnovare il Parlamento

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Il presidente Macri
Urne aperte oggi in Argentina per il rinnovo della metà dei seggi della Camera e di un terzo di quelli del Senato.

Il voto rappresenta un importante test politico per il presidente moderato Mauricio Macri, salito al potere nel 2015. Occhi puntati anche sull'ex presidente Cristina Kirchner che si candida al Senato nella provincia di Buenos Aires con l'obiettivo di riunire l'opposizione peronista, oggi divisa, in vista di una possibile sua corsa alla presidenza nel 2019.

In agosto, le primarie, che in Argentina si svolgono contemporaneamente per tutti i partiti, avevano segnato un ampio successo per il partito Cambiemos di Macri, mentre Kirchner era risultata la più votata, seppur di poco, nel suo collegio.

Ma a pesare sul voto c'è oggi l'ombra del caso di Santiago Maldonado, l'attivista per il popolo Mapuche il cui corpo è stato trovato martedì in un fiume della Patagonia, 77 giorni dopo la sua scomparsa in quella zona. Molte speculazioni erano state fatte sulla sorte del 28enne, che non era stato più visto dopo violenti scontri il primo agosto tra la Gendarmeria nazionale e attivisti Mapuche su una proprietà del gruppo Benetton, reclamata dagli indigenti come territorio ancestrale. Al momento la causa della morte non è chiara. L'autopsia, effettuata ieri da una squadra di 55 esperti, non ha rinvenuto lesioni sul corpo del giovane.

"Siamo più vicini alla verità della settimana scorsa", ha affermato oggi il capo di gabinetto del governo, Marcos Pena, invitando "ad evitare speculazioni politiche". Ieri il ministro della Giustizia, German Garavano, aveva dichiarato che l'assenza di lesioni "smentisce molte affermazioni e pone in dubbio le testimonianze" di chi ha raccontato del pestaggio di Maldonado da parte delle guardie. La famiglia ha subito risposto al ministro, definendo "opportuniste e meschine" le dichiarazioni di Garavano e sottolineando che "alcune interpretazioni sull'assenza di lesioni sono premature".