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Tennis: Murray, dopo il trionfo i Davis, attacca la federtennis britannica
La Gran Bretagna trionfa in coppa Davis dopo 79 anni, ma dopo la festa per lo storico successo a tenere banco è il duro attacco dei giocatori alla Lawn Tennis Association (Lta), la federtennis britannica.

Dopo il trionfo contro il Belgio che ha portato alla conquista della decima Coppa Davis, esplode improvvisa e inaspettata la rivolta dei giocatori britannici contro i vertici della Lta, la federazione tennis della Gran Bretagna, accusati di "scarsa lungimiranza e programmazione".
A guidare la rivolta il leader della squadra, e numero due del mondo, Andy Murray. "Non voglio sprecare il mio tempo a parlare di queste cose con loro perché tanto non viene mai fatto nulla, non parlo con nessuno di loro", ha detto Murray nel corso di una conferenza stampa. Anche il fratello di Murray, Jamie, accusa la federazione di non tutelare le nuove generazioni di tennisti: "Andy ha fatto cose incredibili nella sua carriera e per il tennis in questo paese. Ora abbiamo vinto la coppa Davis, ma le cose devono cambiare. All'Us Open negli ultimi due anni non c'era nemmeno un giovane britannico". "E' una vergogna - ha aggiunto Andy - perché, a prescindere dal numero di tennisti professionisti che hanno raggiunto il top, in passato gli juniores non sono mai stati un problema. Siamo stati abituati ad avere giovani numeri uno in grado di lottare per i tornei dello Slam, sia a livello maschile che femminile, mentre ora non abbiamo nemmeno giocatori juniores. Katie Swan (finalista all'Australian Open quest'anno, ndr) è un'ottima giocatrice a livello giovanile, ma non ce ne sono altri". A chi ha domandato se la vittoria in Davis possa rappresentare una spinta per il tennis britannico ancora più grande della sua vittoria a Wimbledon nel 2013, Murray ha risposto: "Lo spero, ma devono agire adesso. Avrebbero dovuto iniziare prima di oggi e invece...E' arrivato il momento di cambiare le cose in positivo".
A guidare la rivolta il leader della squadra, e numero due del mondo, Andy Murray. "Non voglio sprecare il mio tempo a parlare di queste cose con loro perché tanto non viene mai fatto nulla, non parlo con nessuno di loro", ha detto Murray nel corso di una conferenza stampa. Anche il fratello di Murray, Jamie, accusa la federazione di non tutelare le nuove generazioni di tennisti: "Andy ha fatto cose incredibili nella sua carriera e per il tennis in questo paese. Ora abbiamo vinto la coppa Davis, ma le cose devono cambiare. All'Us Open negli ultimi due anni non c'era nemmeno un giovane britannico". "E' una vergogna - ha aggiunto Andy - perché, a prescindere dal numero di tennisti professionisti che hanno raggiunto il top, in passato gli juniores non sono mai stati un problema. Siamo stati abituati ad avere giovani numeri uno in grado di lottare per i tornei dello Slam, sia a livello maschile che femminile, mentre ora non abbiamo nemmeno giocatori juniores. Katie Swan (finalista all'Australian Open quest'anno, ndr) è un'ottima giocatrice a livello giovanile, ma non ce ne sono altri". A chi ha domandato se la vittoria in Davis possa rappresentare una spinta per il tennis britannico ancora più grande della sua vittoria a Wimbledon nel 2013, Murray ha risposto: "Lo spero, ma devono agire adesso. Avrebbero dovuto iniziare prima di oggi e invece...E' arrivato il momento di cambiare le cose in positivo".