Coronavirus
Perquisizioni della Guardia di finanza
Inchiesta mascherine: quattro indagati a Roma, acquisiti documenti in Protezione civile
Indagata anche l'avvocata Francesca Immacolata Chaouqui, già coinvolta nella vicenda Vatileaks

Traffico di influenze illecite e ricettazione. Per queste accuse la Guardia di finanza ha perquisito diversi uffici e società nell'ambito di una inchiesta della Procura di Roma riguardante l'acquisto di mascherine provenienti dalla Cina nel periodo della prima emergenza per la pandemia da Coronavirus.
I militari del Nucleo di polizia valutaria delle Fiamme gialle hanno acquisito documentazione anche presso la Protezione civile che comunque non risulterebbe coinvolta nell'inchiesta. Gli inquirenti ribadiscono e sottolineano che il Dipartimento è da ritenersi "soggetto danneggiato".
Gli accertamenti dei pubblici ministeri Varone e Tucci sono coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e le verifiche sarebbero partite da una segnalazione Sos della Banca d'Italia. In pratica, chi indaga ha messo nel mirino la fornitura di 801 milioni di dispositivi di protezione individuale per un appalto da 72 milioni di euro.
La vicenda era stata riportata nei giorni scorsi da alcuni quotidiani. A piazzale Clodio sul punto si ribadisce che la pubblicazione di quelle informazioni avrebbe danneggiato le indagini.
Nel procedimento coordinato dall'aggiunto Ielo - si sottolinea - è totalmente estraneo il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri. Per i magistrati il suo nome, però, sarebbe stato sfruttato da uno degli indagati per cercare un posto al sole per ottenere uno spazio nel maxi appalto.
La contestazione di traffico d'influenze riguarda proprio un accesso privilegiato promesso e venduto all'insaputa del funzionario pubblico. Per questa fattispecie sono indagati un giornalista con interessi imprenditoriali nel settore sanitario, Mario Benotti, e il manager Andrea Vincenzo Tommasi.
L'accusa di ricettazione coinvolge, invece, l'avvocato Francesca Immacolata Chaouqui, già tirata in ballo nell'inchiesta vaticana Vatileaks e fondatrice di una delle società oggetto di controlli da parte degli investigatori. Medesima accusa riguarda anche una funzionaria, Antonella Appulo.
I militari del Nucleo di polizia valutaria delle Fiamme gialle hanno acquisito documentazione anche presso la Protezione civile che comunque non risulterebbe coinvolta nell'inchiesta. Gli inquirenti ribadiscono e sottolineano che il Dipartimento è da ritenersi "soggetto danneggiato".
Gli accertamenti dei pubblici ministeri Varone e Tucci sono coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e le verifiche sarebbero partite da una segnalazione Sos della Banca d'Italia. In pratica, chi indaga ha messo nel mirino la fornitura di 801 milioni di dispositivi di protezione individuale per un appalto da 72 milioni di euro.
La vicenda era stata riportata nei giorni scorsi da alcuni quotidiani. A piazzale Clodio sul punto si ribadisce che la pubblicazione di quelle informazioni avrebbe danneggiato le indagini.
Nel procedimento coordinato dall'aggiunto Ielo - si sottolinea - è totalmente estraneo il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri. Per i magistrati il suo nome, però, sarebbe stato sfruttato da uno degli indagati per cercare un posto al sole per ottenere uno spazio nel maxi appalto.
La contestazione di traffico d'influenze riguarda proprio un accesso privilegiato promesso e venduto all'insaputa del funzionario pubblico. Per questa fattispecie sono indagati un giornalista con interessi imprenditoriali nel settore sanitario, Mario Benotti, e il manager Andrea Vincenzo Tommasi.
L'accusa di ricettazione coinvolge, invece, l'avvocato Francesca Immacolata Chaouqui, già tirata in ballo nell'inchiesta vaticana Vatileaks e fondatrice di una delle società oggetto di controlli da parte degli investigatori. Medesima accusa riguarda anche una funzionaria, Antonella Appulo.