ITALIA
Manuel, i due fermati non rispondono al gip. Avvocato: hanno già detto tutto
"Stanno male per quanto hanno fatto, come hanno già dichiarato l'altra sera" ha detto l'avvocato. I due rimangono in carcere. Manuel: "Grazie a tutti, tornerò più forte di prima"

"Oggi non hanno risposto alle domande del gip perché quello che avevano da dire lo hanno già detto mercoledì sera in Questura". E' quanto ha detto l'avvocato Giulia Cassaro, difensore di Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, accusati del tentato omicidio di Manuel Bortuzzo, al termine dell'interrogatorio di convalida del fermo nel carcere di Regina Coeli.
Gip: avevano programmato brutale omicidio
E' altamente probabile il rischio di reiterazione dei delitti della stessa specie di quello contestato" perché denota "la mancanza di controllo e l'estrema pericolosità degli indagati, che non hanno esitato a recuperare una pistola che evidentemente avevano in precedenza acquistato e tenevano pronta per usarla, e programmare un omicidio brutale senza apparente motivo per poi allontanarsi dal luogo, secondole risultanze sopra descritte, ridendo". E' quanto scrive il gip Costantino De Robbio nell'ordinanza di custodia cautelare. Il gip di Roma ha convalidato il fermo. L'accusa contestata a Marinelli e Bazzano è di tentato omicidio premeditato in concorso e aggravato dai abietti e futili motivi. "Stanno male per quanto hanno fatto, come hanno già dichiarato l'altra sera" ha detto l'avvocato.
I due hanno raccontato di aver passato quasi quattro giorni nascosti prima di costituirsi: "Avevano un peso sulla coscienza", dice De Federicis. Marinelli ha confermato davanti agli inquirenti di aver sparato all'impazzata dallo scooter in direzione di Manuel: pensava che il 19enne fosse la persona che poco prima, durante la rissa in un locale adiacente al luogo dell'agguato, lo aveva minacciato e aggredito. Secondo quanto detto da Bazzano, Marinelli avrebbe nascosto di essere armato, fino al momento degli spari.
Marinelli ha ammesso davanti agli inquirenti di aver sparato all'impazzata dallo scooter in direzione di Manuel: pensava fosse lui la persona che poco prima, durante la rissa in un locale adiacente al luogo dell'agguato, lo aveva minacciato e aggredito. Dopo la rissa era tornato davanti al pub, a bordo dello scooter, con Bazzano, con l'intenzione "di menare a qualcuno".
Intanto migliorano le condizioni di Manuel, nonostante i medici abbiano confermato la lesione permanente al midollo che impedirà al nuotatore di tornare a camminare. Il padre, Franco Bortuzzo, si è recato in questura dove ha avuto un incontro con gli investigatori che hanno condotto le indagini. L'uomo ha ringraziato i funzionari e gli agenti della squadra mobile e del commissariato di Ostia per l'impegno nelle investigazioni, che in pochi giorni hanno portato agli arresti. Il padre del ragazzo, che si è rivolto agli agenti definendoli "i miei angeli", ha anche detto di considerare Roma un luogo dove vivrebbe, nonostante l'episodio che ha colpito il proprio figlio.
Manuel: "Grazie a tutti, tornerò più forte di prima"
"Come potete sentire dalla voce sto bene, non mi aspettavo tutto questo affetto, mi avete fatto emozionare. Se potessi vi abbraccerei a uno a uno, tutti quanti. Io ora vado avanti per la mia strada. Vedrete che torno più forte di prima. A presto, un abbraccio a tutti quanti". Queste le parole di Manuel in un audiomessaggio registrato dal presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, in visita al San Camillo, dove il giovane è ricoverato.
Salvini in visita al San Camillo
Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è arrivato all'ospedale San Camillo di Roma per fare visita al giovane nuotatore Manuel Bortuzzo, ricoverato in terapia intensiva dopo essere stato colpito alla schiena da un proiettile sabato notte all'Axa. Una visita privata, trapela dal Viminale, fatta insieme al presidente della Federnuoto Paolo Barelli. "Il ragazzo è tosto, deve reagire. Domani andrò a visitare la sua famiglia in Veneto. Su Ostia non molliamo, vedrete", ha detto il vicepremier leghista.
Gip: avevano programmato brutale omicidio
E' altamente probabile il rischio di reiterazione dei delitti della stessa specie di quello contestato" perché denota "la mancanza di controllo e l'estrema pericolosità degli indagati, che non hanno esitato a recuperare una pistola che evidentemente avevano in precedenza acquistato e tenevano pronta per usarla, e programmare un omicidio brutale senza apparente motivo per poi allontanarsi dal luogo, secondole risultanze sopra descritte, ridendo". E' quanto scrive il gip Costantino De Robbio nell'ordinanza di custodia cautelare. Il gip di Roma ha convalidato il fermo. L'accusa contestata a Marinelli e Bazzano è di tentato omicidio premeditato in concorso e aggravato dai abietti e futili motivi. "Stanno male per quanto hanno fatto, come hanno già dichiarato l'altra sera" ha detto l'avvocato.
I due hanno raccontato di aver passato quasi quattro giorni nascosti prima di costituirsi: "Avevano un peso sulla coscienza", dice De Federicis. Marinelli ha confermato davanti agli inquirenti di aver sparato all'impazzata dallo scooter in direzione di Manuel: pensava che il 19enne fosse la persona che poco prima, durante la rissa in un locale adiacente al luogo dell'agguato, lo aveva minacciato e aggredito. Secondo quanto detto da Bazzano, Marinelli avrebbe nascosto di essere armato, fino al momento degli spari.
Marinelli ha ammesso davanti agli inquirenti di aver sparato all'impazzata dallo scooter in direzione di Manuel: pensava fosse lui la persona che poco prima, durante la rissa in un locale adiacente al luogo dell'agguato, lo aveva minacciato e aggredito. Dopo la rissa era tornato davanti al pub, a bordo dello scooter, con Bazzano, con l'intenzione "di menare a qualcuno".
Intanto migliorano le condizioni di Manuel, nonostante i medici abbiano confermato la lesione permanente al midollo che impedirà al nuotatore di tornare a camminare. Il padre, Franco Bortuzzo, si è recato in questura dove ha avuto un incontro con gli investigatori che hanno condotto le indagini. L'uomo ha ringraziato i funzionari e gli agenti della squadra mobile e del commissariato di Ostia per l'impegno nelle investigazioni, che in pochi giorni hanno portato agli arresti. Il padre del ragazzo, che si è rivolto agli agenti definendoli "i miei angeli", ha anche detto di considerare Roma un luogo dove vivrebbe, nonostante l'episodio che ha colpito il proprio figlio.
Manuel: "Grazie a tutti, tornerò più forte di prima"
"Come potete sentire dalla voce sto bene, non mi aspettavo tutto questo affetto, mi avete fatto emozionare. Se potessi vi abbraccerei a uno a uno, tutti quanti. Io ora vado avanti per la mia strada. Vedrete che torno più forte di prima. A presto, un abbraccio a tutti quanti". Queste le parole di Manuel in un audiomessaggio registrato dal presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, in visita al San Camillo, dove il giovane è ricoverato.
"Tornerò più forte di prima". Manuel #Bortuzzo parla per la prima volta dopo il ferimento. L'audio è stato registrato all'Ospedale San Camillo di #Roma dal presidente della #Fin Paolo Barelli #IoSeguoTgr https://t.co/NVw2SwHwkI
— Tgr Rai Veneto (@TgrVeneto) 8 febbraio 2019
Salvini in visita al San Camillo
Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è arrivato all'ospedale San Camillo di Roma per fare visita al giovane nuotatore Manuel Bortuzzo, ricoverato in terapia intensiva dopo essere stato colpito alla schiena da un proiettile sabato notte all'Axa. Una visita privata, trapela dal Viminale, fatta insieme al presidente della Federnuoto Paolo Barelli. "Il ragazzo è tosto, deve reagire. Domani andrò a visitare la sua famiglia in Veneto. Su Ostia non molliamo, vedrete", ha detto il vicepremier leghista.