MONDO
Allarme nel Mediterraneo
Migranti: imbarcazione con 80 a bordo soccorsa da nave ong
In precedenza la piattaforma Alarm Phone aveva lanciato l'allarme su un barcone con 91 persone a bordo, alcuni dei quali erano caduti in mare

"Ottanta persone sono state soccorse su un'imbarcazione in difficoltà. Ora sono al sicuro a bordo". Lo fa sapere la ong spagnola Maydayterraneo, presente con la nave Aita Mari in attività di soccorso in mare. Era stato il servizio Alarm Phone a rilanciare la richiesta di aiuto dei migranti al largo della Libia.
Un barcone con a bordo 91 persone è in grave pericolo, aveva scritto su Twitter Alarm Phone, il servizio telefonico che assiste le persone che tentano la traversata del Mediterraneo. "Sono fuggiti dalla Libia. Ci hanno riferito che l'acqua sta entrando nella barca e ci sono già persone in mare. Abbiamo informato le autorità alle 4.24, ma non hanno ancora preso provvedimenti sufficienti. Le persone hanno bisogno di aiuto immediato!"
Contattata invano la Guardia costiera libica
In un successivo tweet, Alarm Phone informa di aver contattato invano la Guardia costiera libica e che Tripoli afferma di non aver lanciato un'operazione di soccorso poiché i centri di raccolta sono al completo. La piattaforma telefonica torna a chiedere di non lasciar annegare i naufraghi.
Un barcone con a bordo 91 persone è in grave pericolo, aveva scritto su Twitter Alarm Phone, il servizio telefonico che assiste le persone che tentano la traversata del Mediterraneo. "Sono fuggiti dalla Libia. Ci hanno riferito che l'acqua sta entrando nella barca e ci sono già persone in mare. Abbiamo informato le autorità alle 4.24, ma non hanno ancora preso provvedimenti sufficienti. Le persone hanno bisogno di aiuto immediato!"
SOS ++ 91 persone fuggite dalla #Libia in grave pericolo! Le persone a bordo ci hanno detto che stanno imbarcando acqua e che qualcuno è già caduto a mare. Abbiamo informato le autorità alle 4.24h CET, ma nessuno ha preso sufficiente iniziativa. Hanno bisogno di aiuto immediato! pic.twitter.com/thmAz0YYEA
— Alarm Phone (@alarm_phone) February 9, 2020
Contattata invano la Guardia costiera libica
In un successivo tweet, Alarm Phone informa di aver contattato invano la Guardia costiera libica e che Tripoli afferma di non aver lanciato un'operazione di soccorso poiché i centri di raccolta sono al completo. La piattaforma telefonica torna a chiedere di non lasciar annegare i naufraghi.
After hours of calling all numbers of the so-called Libyan coast guard in vain, we were now able to speak to a representative who told us that #Libya did not conduct a rescue operation yet as the detention centers are full & they need a solution.
— Alarm Phone (@alarm_phone) February 9, 2020
Don't let the people drown!