MONDO
Verso il 13 dicembre
Usa, ancora proteste contro il razzismo: scontri a Berkeley. Obama: "È radicato nella società"
A Berkeley durante il corteo un gruppo di manifestanti rompe alcune vetrine, la polizia risponde con i lacrimogeni. "Die-in" a Philadelphia, il sindaco Nurray: le morti di Micheal Brown ed Eric Garner e la non incriminazione degli agenti che li hanno uccisi hanno portato alle "due settimane peggiori della storia dell'America moderna".
L'America si prepara alla marcia del 13 dicembre a Washington continuando a protestare in tantissime città, da est a ovest. Le notti in strada sono una marcia in cui bianchi e neri, ispanici e asiatici camminano fianco a fianco per chiedere la fine di un'America in cui la violenza della polizia che uccide afroamericani disarmati resta impunita. Cortei pacifici in molte città, scontri nella notte a berkeley, in California.
Non si placa la protesta a NYC
Non si ferma New York, che ricorda senza sosta la morte di Eric Garner: afroamericano, sospettanto di vendere sigarette abusivamente in strada, è stato soffocato dall'agente Daniel Pantaleo mentre chiedeva pietà. "Non riesco a respirare, non riesco a respirare", dice nel video che ha fatto il giro del mondo. No al razzismo, no agli abusi contro le minoranze, no al racial profiling. "Ci deve essere una dialogo onesto" sulla storia del razzismo in questo Paese, ha detto il sindaco Bill De Blasio, con l'obiettivo di avvicinare il mondo delle forse dell'ordine a quello delle minoranze. Dopo aver duramente condannato la morte di Garner e aver parlato apertamente delle sue preoccupazioni per il figlio, afroamericano, il sindaco ha però deciso di non commentare la decisione del Gran Giurì di non incriminare Pantaleo.
Philadelphia: "die-in" in 200
Le morti di Micheal Brown e di Eric Garner hanno portato alle "due peggiori settimane della storia dell'America moderna". Micheal Nutter, il sindaco afroamericano di Philadelphia si riferisce sia alla tragica fine dei due sia alla decisione dei due Gran Giurì di non incriminare gli agenti che li hanno uccisi e chiede che ci sia una radicale revisione del training della polizia. I cittadini della capitale della Pennsylvania hanno invece protestato come già nei giorni scorsi: un "die-in" in cui, coricati a terra bloccando il traffico, hanno ricordato in modo simbolico le 4 ore e 30 minuti in cui il corpo di Michael Brown è rimasto a terra dopo l'uccisione da parte di Darren Wilson.
Scontri a Berkeley
La rabbia, ieri, è esplosa a Berkeley la città universitaria della California: i manifestanti hanno spaccato le vetrine di alcuni negozi e la risposta della polizia è stato il lancio di gas lacrimogeni. Lo stesso corteo ha poi occupato l'autostrada, paralizzando il traffico.
Obama: il razzismo è radicato nella società
Il razzismo "è profondamente radicato nella nostra società", ma la situazione è sicuramente migliore di 50 anni fa e bisogna continuare a impegnarsi per fare altri progressi. Dopo giorni di proteste Barack Obama decide di parlare diffusamente delle radici del razzismo dopo che i poliziotti Darren Wilson e Daniel Pantaleo non sono stati incriminati dal Gran Giurì e lo fa con un'intervista alla Black Entertainment Television, l'emittente statunitense che si rivolge principalmente ai giovani afroamericani.
Non si placa la protesta a NYC
Non si ferma New York, che ricorda senza sosta la morte di Eric Garner: afroamericano, sospettanto di vendere sigarette abusivamente in strada, è stato soffocato dall'agente Daniel Pantaleo mentre chiedeva pietà. "Non riesco a respirare, non riesco a respirare", dice nel video che ha fatto il giro del mondo. No al razzismo, no agli abusi contro le minoranze, no al racial profiling. "Ci deve essere una dialogo onesto" sulla storia del razzismo in questo Paese, ha detto il sindaco Bill De Blasio, con l'obiettivo di avvicinare il mondo delle forse dell'ordine a quello delle minoranze. Dopo aver duramente condannato la morte di Garner e aver parlato apertamente delle sue preoccupazioni per il figlio, afroamericano, il sindaco ha però deciso di non commentare la decisione del Gran Giurì di non incriminare Pantaleo.
Philadelphia: "die-in" in 200
Le morti di Micheal Brown e di Eric Garner hanno portato alle "due peggiori settimane della storia dell'America moderna". Micheal Nutter, il sindaco afroamericano di Philadelphia si riferisce sia alla tragica fine dei due sia alla decisione dei due Gran Giurì di non incriminare gli agenti che li hanno uccisi e chiede che ci sia una radicale revisione del training della polizia. I cittadini della capitale della Pennsylvania hanno invece protestato come già nei giorni scorsi: un "die-in" in cui, coricati a terra bloccando il traffico, hanno ricordato in modo simbolico le 4 ore e 30 minuti in cui il corpo di Michael Brown è rimasto a terra dopo l'uccisione da parte di Darren Wilson.
Scontri a Berkeley
La rabbia, ieri, è esplosa a Berkeley la città universitaria della California: i manifestanti hanno spaccato le vetrine di alcuni negozi e la risposta della polizia è stato il lancio di gas lacrimogeni. Lo stesso corteo ha poi occupato l'autostrada, paralizzando il traffico.
Obama: il razzismo è radicato nella società
Il razzismo "è profondamente radicato nella nostra società", ma la situazione è sicuramente migliore di 50 anni fa e bisogna continuare a impegnarsi per fare altri progressi. Dopo giorni di proteste Barack Obama decide di parlare diffusamente delle radici del razzismo dopo che i poliziotti Darren Wilson e Daniel Pantaleo non sono stati incriminati dal Gran Giurì e lo fa con un'intervista alla Black Entertainment Television, l'emittente statunitense che si rivolge principalmente ai giovani afroamericani.