MONDO
Si tratta di Abd al-Rahman Mustafa al-Qaduli, conosciuto come Abu Alaa al-Afri
Iraq: il numero due dell'Isis ucciso in raid aereo della coalizione internazionale
Lo ha annunciato il governo iracheno. Per ora nessuna conferma ufficiale è arrivata da Washington. La scorsa settimana il Dipartimento di Stato Usa aveva inserito il nome di al-Afri nella lista dei terroristi più ricercati, offrendo una taglia di sette milioni di dollari

Abd al-Rahman Mustafa al-Qaduli, conosciuto come Abu Alaa al-Afri, numero due del sedicente Stato Islamico (Isis), è stato ucciso in un raid aereo della coalizione internazionale guidata dagli Usa. Lo ha annunciato il governo iracheno: in un comunicato diffuso dal ministero della Difesa si precisa che il raid è stato effettuato a ovest di Mosul. Per ora nessuna conferma ufficiale è arrivata da Washington.
La scorsa settimana il Dipartimento di Stato Usa aveva inserito il nome di al-Afri nella lista dei terroristi più ricercati, offrendo una taglia di sette milioni di dollari.
Il video
L'annuncio dato dal ministro della Difesa iracheno è stato documentato con un video dell'operazione che ha portato all'eliminazione del braccio destro del Califfo Abu Bakr al Baghdadi. Nelle immagini si vede il sito dove si trovava al Afri inquadrato nel mirino di un caccia e pochi istanti dopo viene sganciato un missile, che disintegra la struttura colpita.
Il comunicato del ministero iracheno
"Sulla base di informazioni precise di intelligence - si legge nel comunicato del ministero iracheno - è stato compiuto un raid aereo da parte delle forze della Coalizione internazionale contro il secondo uomo della banda terroristica di Daesh (acronimo in arabo di Isis)". Secondo lo stesso ministero, assieme ad Al Afri sono rimasti uccisi anche l'emiro della provincia di al Jazira del Califfato nero, Akram Qariash, noto con il nome "Mullah Meisar" e "un grande numero" di altri esponenti dell'organizzazione "che stavano tenendo una riunione nella moschea al Shuhada (dall'arabo "Martiri") nella zona di al Ayaizia nel distretto di Tel Afar".
Chi era al Afri
Secondo informazioni giornalistiche diffuse di recente, al Afri, avrebbe assunto de facto la leadership dell'Isis dopo il ferimento del Califfo Abu Bakr al Baghdadi rimasto "paralizzato" a seguito di un precedente raid Usa.
Ex insegnante di fisica, ritenuto figura di grande carisma, al Afri era considerato il
successore più titolato di al Baghdadi, anche se la posizione sarebbe stata contesa da altri due "vice".
La scorsa settimana il Dipartimento di Stato Usa aveva inserito il nome di al-Afri nella lista dei terroristi più ricercati, offrendo una taglia di sette milioni di dollari.
Il video
L'annuncio dato dal ministro della Difesa iracheno è stato documentato con un video dell'operazione che ha portato all'eliminazione del braccio destro del Califfo Abu Bakr al Baghdadi. Nelle immagini si vede il sito dove si trovava al Afri inquadrato nel mirino di un caccia e pochi istanti dopo viene sganciato un missile, che disintegra la struttura colpita.
Il comunicato del ministero iracheno
"Sulla base di informazioni precise di intelligence - si legge nel comunicato del ministero iracheno - è stato compiuto un raid aereo da parte delle forze della Coalizione internazionale contro il secondo uomo della banda terroristica di Daesh (acronimo in arabo di Isis)". Secondo lo stesso ministero, assieme ad Al Afri sono rimasti uccisi anche l'emiro della provincia di al Jazira del Califfato nero, Akram Qariash, noto con il nome "Mullah Meisar" e "un grande numero" di altri esponenti dell'organizzazione "che stavano tenendo una riunione nella moschea al Shuhada (dall'arabo "Martiri") nella zona di al Ayaizia nel distretto di Tel Afar".
Chi era al Afri
Secondo informazioni giornalistiche diffuse di recente, al Afri, avrebbe assunto de facto la leadership dell'Isis dopo il ferimento del Califfo Abu Bakr al Baghdadi rimasto "paralizzato" a seguito di un precedente raid Usa.
Ex insegnante di fisica, ritenuto figura di grande carisma, al Afri era considerato il
successore più titolato di al Baghdadi, anche se la posizione sarebbe stata contesa da altri due "vice".