SPORT
"Servono prese di posizione straordinarie"
Malagò: "Contro la violenza fare come la Thatcher con gli hooligans"
Il presidente del Coni invoca interventi che coinvolgano tutte le parti in causa: "Necessaria una rivisitazione di sistema". Sui fischi all'inno nazionale durante la finale di Coppa Italia: "Problema di cultura sportiva"

"Basta vedere quello che ha fatto la Thatcher con gli hooligans. Punto. Questo bisogna fare. Io non legifero, auspico che questo avvenga". Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, invoca il pugno di ferro contro i facinorosi. Quanto è accaduto sabato a Roma in occasione della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina è un episodio di portata eccezionale per gravità, di fronte al quale serve “una presa di posizione straordinaria”.
“Nel mondo del calcio esiste un problema strutturale che riguarda tutte le componenti a 360 gradi”, dice il presidente del Coni. La situazione impone “una rivisitazione di sistema”. Sono quindi necessari interventi che coinvolgano tutte le parti in causa: “Figc, leghe, forze dell’ordine, ministero dell’Interno, governo, Stato”. Anche il Comitato Olimpico – dice Malagò - è pronto a fare la sua parte.
A rattristare il numero uno dello sport italiano sono stati anche i fischi all’inno nazionale. “Ognuno è padrone di esprimere il proprio dissenso su temi e valori che riguardano la vita pubblica del paese – prosegue Malagò – I fischi però non hanno senso perché era la finale di Coppa Italia: in pratica si stava fischiando contro sé stessi e contro la propria squadra, che è italiana. È un problema di cultura sportiva”.
“Nel mondo del calcio esiste un problema strutturale che riguarda tutte le componenti a 360 gradi”, dice il presidente del Coni. La situazione impone “una rivisitazione di sistema”. Sono quindi necessari interventi che coinvolgano tutte le parti in causa: “Figc, leghe, forze dell’ordine, ministero dell’Interno, governo, Stato”. Anche il Comitato Olimpico – dice Malagò - è pronto a fare la sua parte.
A rattristare il numero uno dello sport italiano sono stati anche i fischi all’inno nazionale. “Ognuno è padrone di esprimere il proprio dissenso su temi e valori che riguardano la vita pubblica del paese – prosegue Malagò – I fischi però non hanno senso perché era la finale di Coppa Italia: in pratica si stava fischiando contro sé stessi e contro la propria squadra, che è italiana. È un problema di cultura sportiva”.