ITALIA
Latina
Quattro condanne per la frana di Ventotene, c'è anche il sindaco
Per il crollo di una falesia a Cala Rossano erano morte due ragazzine di 13 anni, in gita scolastica. Condannati il sindaco, il suo predecessore, il responsabile dell'ufficio tecnico e l'ingegnere del genio civile di Latina

Ci sono quattro condanne, per la frana di Ventotene nel 2010: quel giorno Sara Panuccio e Francesca Colonnello, 13 anni erano in gita scolastica e sono morte per il crollo di un costone di tufo. La frana è avvenuta nella spiaggia di Cala Rossano, area che non risultava interdetta perché la parete rocciosa era stata messa in sicurezza qualche anno prima.
Le condanne
Il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso è stato condannato a due anni e quattro mesi; stessa stentenza anche per il responsabile dell'ufficio tecnico Pasquale Romano; l'ex sindaco Vito Biondo e l'ingegnere del genio civile di Latina Luciano Pizzuti sono stati condannati a un anno e dieci mesi. Il pubblico ministero aveva chiesto due anni e tre mesi, ma per il sindaco aveva chiesto l'assoluzione. I giudici hanno anche disposto il risarcimento per i famigliari delle vittime per un importo complessivo di 2,5 milioni di euro.
La difesa
Secondo la difesa, tutti e quattro gli imputati erano da assolvere perché non si poteva prevedere il crollo. Le due ragazze erano in gita a Ventotene il 20 aprile 2010, nella spiaggia di Cala Rossano.
Il sindaco: "nessuna responsabilità"
Sono convinto al 100% di non avere nessuna responsabilità nel crollo", dice il sindaco Giuseppe Assenso all'adnkronos. "Sono morte due ragazze - aggiunge - è stato un dramma che ha colpito principalmente le loro famiglie, ma che ho vissuto anche io in prima persona. Però è come se, in questa fase, si sia voluto trovare un capro espiatorio. Sono convinto di non avere nessuna responsabilità e spero di dimostrarlo in appello". Assenso ha poi ricordato: "Fui il primo a intervenire, ho cercato di rianimare Sara - Assenso è medico, ndr - , ho fatto ciò che umanamente e professionalmente deve fare un medico. E' stato un dramma che ha
colpito l'intera comunità".
Le condanne
Il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso è stato condannato a due anni e quattro mesi; stessa stentenza anche per il responsabile dell'ufficio tecnico Pasquale Romano; l'ex sindaco Vito Biondo e l'ingegnere del genio civile di Latina Luciano Pizzuti sono stati condannati a un anno e dieci mesi. Il pubblico ministero aveva chiesto due anni e tre mesi, ma per il sindaco aveva chiesto l'assoluzione. I giudici hanno anche disposto il risarcimento per i famigliari delle vittime per un importo complessivo di 2,5 milioni di euro.
La difesa
Secondo la difesa, tutti e quattro gli imputati erano da assolvere perché non si poteva prevedere il crollo. Le due ragazze erano in gita a Ventotene il 20 aprile 2010, nella spiaggia di Cala Rossano.
Il sindaco: "nessuna responsabilità"
Sono convinto al 100% di non avere nessuna responsabilità nel crollo", dice il sindaco Giuseppe Assenso all'adnkronos. "Sono morte due ragazze - aggiunge - è stato un dramma che ha colpito principalmente le loro famiglie, ma che ho vissuto anche io in prima persona. Però è come se, in questa fase, si sia voluto trovare un capro espiatorio. Sono convinto di non avere nessuna responsabilità e spero di dimostrarlo in appello". Assenso ha poi ricordato: "Fui il primo a intervenire, ho cercato di rianimare Sara - Assenso è medico, ndr - , ho fatto ciò che umanamente e professionalmente deve fare un medico. E' stato un dramma che ha
colpito l'intera comunità".