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ITALIA

Ottenuto il visto per lasciare il Kazakistan

Shalabayeva: libera grazie all'Italia. "Non so se resterò"

La moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov è arrivata in Italia insieme alla figlia di 6 anni Alua. "Grazie a tutti, in questi mesi in Kazakistan la mia casa era sempre sorvegliata. Ho avuto paura per la mia vita e per quella di mia figlia". Il ministro degli Esteri Bonino: a giugno sembrava un risultato impensabile

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Alma Shalabayeva
Roma
"In questo momento sono felice, molto felice". Queste le prime parole rivolte alla stampa da Alma Shalabayeva. La moglie del dissidente kazako Muktar Ablyazov è atterrata a Roma con la figlia di 6 anni Alua, ma ha già anticipato che forse non rimarrà. "Non so se l'Italia sarà la mia ultima destinazione", ha detto ringraziando poi il ministro degli Esteri Emma Bonino, definita "una persona coraggiosa", i media e tutti gli italiani.

"Eravamo sorvegliati"
"Questi mesi trascorsi in Kazakistan sono stati molto particolari: la mia casa era sempre sorvegliata. Facevano dei video e delle foto, delle auto ci seguivano sempre", ha raccontato Alma Shalabayeva. "Ho temuto per la mia vita e per quella di mia figlia. Mio marito mi manca molto: il mio desiderio è rivederlo il prima possibile".

"Non so se resterò"
La moglie dell'ex banchiere e oppositore kazako Muktar Ablyazov ha ringraziato l'Italia, il ministro Bonino, la Farnesina e gli organi di informazione "per essersi occupati del mio caso e avermi consentito di tornare". "Sono molto felice di essere in Italia", ha detto. Per il momento resterà nel paese anche se poi ha aggiunto: "Ancora non ha deciso quale sarà la mia ultima destinazione. Per ora sono soddisfatta di essere riuscita a riunirmi con i miei figli e di essere riuscita a lasciare il Kazakistan insieme a mia figlia Alua". Probabilmente potrebbe andare in Svizzera, dove risiede parte della famiglia tra cui la figlia Madina, che si è battuta da lontano perché la madre potesse ritornare in Europa.

Bonino: a giugno sembrava un risultato impensabile
A Roma Alma Shalabayeva  ha trovato ad attenderla i Madina e Madiyar. Solo il 24 dicembre, aveva ottenuto grazie alla pressioni delle autorità italiane un visto Schengen per poter lasciare il Kazakistan. Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ricevendola alla Farnesina insieme ai suoi figli ha commentato: "Mi ha fatto piacere poter condividere con la signora Shalabayeva e i suoi figli la gioia di essere di nuovo qui a Roma. All'inizio di giugno sembrava davvero impensabile ottenere questo risultato, ma ci siamo riusciti grazie alla determinata e costante azione del governo e delle forze parlamentari. La partenza della signora Shalabayeva e di Alua dal Kazakistan è stata possibile anche grazie alla collaborazione fornita dalle autorità kazake nell'ultima fase della vicenda". 

Incontro con gli inquirenti a gennaio 
La moglie del dissidente Ablyazov non si è recata al Palazzo di Giustizia per avere un colloquio con il magistrato Eugenio Albamonte, al quale è affidata l'inchiesta sul caso che la vede protagonista. L'incontro non è ancora stato fissato, probabilmente avverrà nella prima metà di gennaio. Nel procedimento è indagata per possesso di documenti di identità falsi. Tra gli altri indagati, per sequestro di persona, ci sono l'ambasciatore del Kazakhstan Adrian Yelemessov, il consigliere per gli affari politici Nurlan Khassen e l'addetto agli affari consolari Yerzhan Yessirkpov.  

L'avvocato: "Vittima di un'operazione brutale"
Secondo l'avvocato Anna D'Alessandro, una dei suoi difensori, "Alma Shalabayeva ha temuto per la sua vita soprattutto quando è stata imbarcata e portata in Kazakistan. Le erano stati tolti i cellulari e non aveva potuto avvertirci". Secondo la penalista, "La signora Shalabayeva è stata vittima di un'operazione brutale. Il provvedimento di espulsione dall'Italia era illegittimo, tanto è vero che è stato annullato".