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ITALIA

Falsi titoli anche in Messico e Svizzera

Scoperta truffa milionaria allo Ior

Oltre 900 milioni di dollari: questo il valore dei falsi titoli di Stato esteri a danno dello I.O.R. e di banche svizzere e messicane. 

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La sede dello I.O.R.
Pescara
Truffe milionarie a danno dello I.O.R. e di banche svizzere tramite falsi titoli di Stato esteri. Una banda di sette persone con a capo un 43enne di Pescara,  nato in Argentina, ha ingannato Mons. Francesco Cuccarese, Arcivescovo di Pescara e Penne, legale rappresentante della Fondazione benefica “In Veritate et Charitate”.
 
Alla I.V.E.C. erano stati donati, il primo aprile 2010, venti titoli messicani della Deuda Bancaria Publica de la Tesoreria de la Federacion Mexicana, emessi nel 1930. Attraverso una serie di documenti falsi, i titoli donati alla Fondazione sono stati spacciati per milionari: ciascuno aveva, ma solo sulla carta, un valore di oltre 45 milioni di dollari americani, per un totale di oltre 900 milioni di dollari.
 
I titoli, secondo le indagini condotte sotto la direzione del pm Gennaro Varone, sarebbero stati utilizzati dalla Fondazione come garanzia per ottenere un finanziamento dalla banca vaticana per dar vita ad opere umanitarie, tra cui un ospedale pediatrico in Palestina. Lo dimostra una lettera del 23 marzo 2010, in cui Mons. Cuccarese informava il Presidente ed il Direttore dello I.O.R., anche loro del tutto estranei all'indagine, che alcuni amici benefattori avevano donato alla Fondazione dei titoli del tesoro messicani, del valore di alcune decine di milioni di dollari.

Inizio indagini nel 2011 
Le indagini della mobile hanno consentito di scoprire che i titoli avevano un valore risibile e proprio l'intervento della polizia, con il sequestro dei titoli stessi, ha permesso di far saltare l'affare con lo I.O.R. Le indagini sono cominciate dopo aver studiato gli atti relativi a questa vicenda, acquisiti presso un noto studio notarile della città  sul finire del novembre del 2011.

Falsi titoli anche in Messico e Svizzera 
Gli accertamenti hanno consentito non solo di sventare l'operazione che avrebbe interessato lo  I.O.R. ma anche altri raggiri, considerato che i truffatori hanno cercato di piazzare titoli milionari presso istituti finanziari in Messico e in Svizzera, per ottenere immediate aperture di linee di credito.
 
Truffa anche in Abbruzzo 
Accertati, invece, due casi di truffe riuscite in Abruzzo. Si tratta di due persone che, allettate dalla prospettiva di facili guadagni, sono state indotte  a consegnare dei soldi, nella convinzione di poter partecipare ad un investimento redditizio, ma subito dopo quei soldi sono spariti.
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