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ITALIA

Il capo della Protezione Civile e il ministro dell'Ambiente in conferenza stampa

"Concordia rimossa dal Giglio a giugno". Quattro porti italiani in lizza per lo smantellamento

Riguardo al porto di destinazione per lo smantellamento del relitto, Gabrielli ha dichiarato: “Contiamo di decidere entro marzo”. Il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando: "La scelta cada su porto italiano"

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Roma
“Ad oggi confermiamo che la tempistica per la rimozione della nave sarà quella del mese di giugno". Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sul progetto di rimozione della Costa Concordia naufragrata all'isola del Giglio il 13 gennaio 2012. All'incontro hanno preso parte anche il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, l'ad di Costa Crociere, Michael Thamm, e il responsabile del progetto di rimozione, Franco Porcellacchia.
 
"E' anche il segno della bontà delle cose fatte - ha continuato Gabrielli - e della correttezza che la parte pubblica e la parte privata in questi mesi hanno sempre cercato di tenere. Riterremo chiusa la partita quando la nave avrà lasciato l'isola del Giglio: quello è il risultato finale".

Entro marzo la decisione sul porto di destinazione per lo smantellamento
Riguardo al porto di destinazione per lo smantellamento del relitto, Gabrielli ha dichiarato: “Contiamo di decidere entro marzo”.

"Si sono offerti dodici porti per la destinazione della nave e, tra questi, quattro sono in Italia" ha spiegato Gabrielli. "Se dovesse essere a una distanza tale da non consentire direttamente il traino a destinazione, la nave sarà collocata fino a settembre-ottobre in un porto intermedio".

Periodo di tempo, quello tra settembre e ottobre, che è anche “la fascia di opzione per la ‘Vanguard’", la mega nave che potrebbe imbragare la Concordia e portala anche a grandi distanze. In tal caso, il relitto “sarà trainato da questo ‘tir del mare’ dal porto intermedio al porto finale” ha aggiunto Gabrielli. Ad oggi, comunque, “non ci sono decisioni definitive e tutto è al vaglio" avverte. La decisione, conclude, “verrà attribuita agli organi competenti, quindi Provincia di Grosseto, Regione Toscana e ministero dell’Ambiente”.

Il ministro Orlando: "La scelta cada su un porto italiano"
Il governo "preferirebbe una destinazione nazionale" per il porto dove sarà smaltita la
Concordia. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, nel corso della conferenza stampa.  "I porti italiani che hanno manifestato interesse sono: Genova, Palermo, Civitavecchia e Piombino. Ci sono anche due società che hanno avanzato la loro proposta per lo stesso porto cioè Piombino". 

"Meno strada si fa meglio è, perché significa ridurre i rischi di carattere ambientale" ha sottolineato il ministro. In questo modo, inoltre, secondo Orlando, verrebbe messa in campo un’eccellenza della gestione delle fasi ulteriori che esiste nel nostro Paese.

Il ministro si è espresso anche sulle modalità della rimozione: "All'alternativa della Vanguard, preferiamo la soluzione del traino tradizionale mediante rimorchiatori, ma
ciò presuppone la scelta di un porto non troppo lontano". In ogni caso, "la priorità resta il rispetto dei tempi: se l'Italia non sarà pronta, sara' fatta un'altra scelta". 

Orlando si è poi soffermato sull'aspetto "rifiuti": "Per noi non è solo importante come viene trasformata la nave, ma anche che fine fanno i rifiuti che deriveranno dallo smantellamento".  

"Mantenuto l'impegno sui tempi di rimozione"
L'impegno sui tempi di rimozione della Costa Concordia è mantenuto. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, sottolineando che "la prossima stagione turistica non vedrà la nave al Giglio".

"Nessun trionfalismo è autorizzato quando si parte da una vicenda tragica come questa - ha aggiunto - ma una legittima soddisfazione per come è stata affrontata l'intera vicenda si può averla. Siamo in una fase molto delicata ma la affrontiamo con ottimismo visti i risultati già ottenuti, e l'Italia può svolgere un ruolo da protagonista nella chiusura del ciclo".

I costi della rimozione
La stima attuale dei costi del progetto di rimozione, trasporto escluso, del relitto della Concordia supera i 600 milioni di euro. E' quanto emerso dalla conferenza stampa.
L'investimento, è stato ribadito, non peserà assolutamente sul bilancio pubblico.