ITALIA
Fiamme in casa nel cuore della notte
Incendio a Casella nel Genovese, famiglia si lancia dal secondo piano
In serata dichiarata la morte cerebrale per il figlio di 8 anni, ricoverato all'ospedale Gaslini di Genova. le sue condizioni erano apparse fin dal primo momento disperate. Grave il padre, in condizioni meno serie la madre

"Il padre ci ha prima lanciato da una finestra delle coperte da usare come telo. Poi ci ha lanciato il figlio. Ma il bambino è caduto per terra".
È la testimonianza di una ragazza fra le prime ad prestare soccorso alla famiglia prigioniera nella casa in fiamme a Casella. "Saranno state le 3.20. I pompieri e le ambulanze non erano ancora arrivati. Così insieme ad altri ragazzi abbiamo cercato di prestare i primi soccorsi".
La ragazza, incontrata nel circolo bar di Casella dove lavora, aggiunge: "Il padre e la madre si sono lanciati nel vuoto subito dopo perché è crollato il solaio della casa. Per fortuna si sono aggrappati ad una persiana e alle corde del bucato. Ma si sono fatti male perché hanno fatto un volo di circa 5 metri".
In serata è stata dichiarata la morte cerebrale per il piccolo di 8 anni, ricoverato all'ospedale Gaslini di Genova. Nella caduta ha sbattuto la testa a terra, riportando un trauma cranico e un edema cerebrale. Le sue condizioni erano apparse da subito disperate.
Grave il papà, un 49enne genovese: operato, ha riportato ustioni sul 20% del corpo e danni agli arti inferiori. L'uomo è in rianimazione all'ospedale Galliera di Genova, dov'è stato trasferito dopo un primo intervento chirurgico al bacino e dopo alcune complicazioni cardiovascolari. La moglie ha riportato ferite meno gravi essendo riuscita a calarsi dalla finestra, gradualmente, aggrappandosi ai tubi del gas del palazzo.
Sono in corso le indagini per chiarire le cause del rogo, affidate alla polizia giudiziaria che sta cercando di ricostruire la dinamica con i tecnici dei vigili del fuoco di Genova. Non si esclude un malfunzionamento dell'impianto di riscaldamento domestico. Lo stabile è andato completamente distrutto: all'interno al momento del rogo si trovava soltanto la famiglia. Al piano terra ha sede un pub mentre risultano altri due appartamenti abitati, anche se i proprietari non erano sul posto la scorsa notte.
È la testimonianza di una ragazza fra le prime ad prestare soccorso alla famiglia prigioniera nella casa in fiamme a Casella. "Saranno state le 3.20. I pompieri e le ambulanze non erano ancora arrivati. Così insieme ad altri ragazzi abbiamo cercato di prestare i primi soccorsi".
La ragazza, incontrata nel circolo bar di Casella dove lavora, aggiunge: "Il padre e la madre si sono lanciati nel vuoto subito dopo perché è crollato il solaio della casa. Per fortuna si sono aggrappati ad una persiana e alle corde del bucato. Ma si sono fatti male perché hanno fatto un volo di circa 5 metri".
In serata è stata dichiarata la morte cerebrale per il piccolo di 8 anni, ricoverato all'ospedale Gaslini di Genova. Nella caduta ha sbattuto la testa a terra, riportando un trauma cranico e un edema cerebrale. Le sue condizioni erano apparse da subito disperate.
Grave il papà, un 49enne genovese: operato, ha riportato ustioni sul 20% del corpo e danni agli arti inferiori. L'uomo è in rianimazione all'ospedale Galliera di Genova, dov'è stato trasferito dopo un primo intervento chirurgico al bacino e dopo alcune complicazioni cardiovascolari. La moglie ha riportato ferite meno gravi essendo riuscita a calarsi dalla finestra, gradualmente, aggrappandosi ai tubi del gas del palazzo.
Sono in corso le indagini per chiarire le cause del rogo, affidate alla polizia giudiziaria che sta cercando di ricostruire la dinamica con i tecnici dei vigili del fuoco di Genova. Non si esclude un malfunzionamento dell'impianto di riscaldamento domestico. Lo stabile è andato completamente distrutto: all'interno al momento del rogo si trovava soltanto la famiglia. Al piano terra ha sede un pub mentre risultano altri due appartamenti abitati, anche se i proprietari non erano sul posto la scorsa notte.