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Coronavirus

Green Pass

Coronavirus, Israele riapre per tutti i vaccinati

Passo verso la ripresa della normalità con la riapertura di gran parte delle attività soprattutto per i possessori di 'Green Pass'

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di Tiziana Di Giovannandrea
Israele tenta un ritorno alla normalità seppure parzialmente. Infatti per i possessori del 'Green Pass' è possibile la riapertura di gran parte delle attività: si tratta del certificato di doppia vaccinazione che consente l'accesso a determinati spazi solo a chi è vaccinato o è guarito dal Covid-19.

La riapertura riguarda negozi e botteghe, i mercati all'aperto, i centri commerciali, le biblioteche e i musei, pur con regole di prevenzione ferree e con l'obbligo di indossare la mascherina e rispettare le norme di distanziamento.

Gli studenti del quinto e del sesto anno della scuola elementare e degli ultimi due anni della scuole medie possono tornare in aula nelle zone a basso tasso di contagio, seguendo gli alunni più piccoli dei primi anni di scuola primaria che sono rientrati a scuola da più di una settimana.

Consentita la riapertura di palestre, piscine, hotel e spazi per eventi sportivi o culturali - come i teatri - ma vi potranno accedere solo i cittadini che hanno già ricevuto due dosi di vaccino o sono guariti e che possono quindi esibire il 'Green Pass'.

Green Pass
Si tratta di un documento digitale valido sei mesi che identifica i loro dati con un QR Code. Per ottenerlo è necessario scaricare un'app che è stata lanciata in settimana dal ministero della Salute. In giornata l'app è andata però in tilt. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che sarà possibile scaricare il "bollino verde" nei prossimi giorni, dopo il flop iniziale del servizio. Il sistema online, infatti, ha 'crashato' poche ore prima della prevista attivazione, spingendo il ministero della Salute a invitare i cittadini a usare al suo posto il certificato di avvenuta vaccinazione. "C'è stato un sovraccarico", ha dichiarato, "ma decine di migliaia di persone hanno già avuto il loro Green Pass".

La revoca delle restrizioni fa parte della seconda fase degli allentamenti che Israele ha avviato il 7 febbraio, al termine di un nuovo lockdown nazionale di sei settimane. La terza fase dovrebbe prendere il via il 7 marzo, quando è prevista la riapertura di bar o ristoranti e il ritorno a scuola di tutti gli studenti.

Israele finora ha messo in atto la migliore e più rapida campagna di vaccinazione al mondo: oltre il 49% della popolazione ha ricevuto almeno una dose del vaccino Pfizer e quasi 2,9 milioni di abitanti hanno già ricevuto la seconda. Il tasso di infezione è diminuito nelle ultime settimane e, secondo i dati delle scorse ore, i decessi legati al Coronavirus si sono ridotti del 98,9% tra coloro che hanno ricevuto la seconda dose del vaccino.

L'obiettivo del governo è l'immunizzazione della maggioranza della popolazione alla fine di marzo, quando nel Paese si terranno le elezioni generali. Dall'inizio della pandemia, Israele (9,2 milioni di abitanti) ha registrato quasi 750.000 contagi e 5.526 morti.