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SPORT

Gli anticipi del sabato

Il Parma corsaro a Livorno, scialbo pareggio tra Bologna e Lazio

Ducali travolgono i labronici per 3-0. Reti inviolate tra emiliano e capitolini

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Il Parma espugna Livorno 3-0, mentre Bologna e Lazio dividono la posta con uno scialbo 0-0. Questi gli esiti dei due anticipi dell'ultimo turno di andata, che si completerà solo lunedì sera.

Al 'Dall'Ara' si impone la regola del "primo non prenderle". Ballardini non vuole cominciare sulla panchina felsinea col piede sbagliato. Reja, alla seconda partita dopo il successo sull'Inter, ripropone il solito 4-1-4-1. Ma Hernanes non è per niente ispirato e Lulic e Gonzalez non sono propositivi. Così il terminale Klose resta a secco di rifornimenti. L'unica occasione del primo tempo la suggerisce Garics per Bianchi, che azzecca la finezza di tacco ma non sorprende Berisha. Nella ripresa la Lazio gioca la carta Keita, senza che lo spartito muti. Il gioco latita su entrambi i fronti e neppure le iniziative personali (Diamati salta l'uomo e s'impegna in una corsa di 40 metri concludendo malamente a lato) riscaldano le tifoserie.

A metà frazione la difesa rossoblù comincia a sbandare pericolosamente fallendo appoggi elementari. Su uno di questi errori parte l'occasionissima degli ospiti: da Keita per Candreva che crossa tagliato verso Klose il quale spedisce alto a pochi passi dalla porta. Nel finale, Diamanti si fa vedere in area e imbecca Kone la cui bella girata va di pochissimo a lato. In sostanza, vince la paura di perdere.

Più interessante, nel pomeriggio, Livorno-Parma. Amaranto colpiti a freddo (2'): cross di Biabiany dalla destra, lo splendido sinistro al volo di Palladino (in campo al posto di Cassano, ancora una volta in panchina) non dà scampo a Bardi. Al 17' ancora Palladino (esterno) vicinissimo al raddoppio. I padroni di casa ci provano con Biagianti (tiro parato) e al 42' con Paulinho (punizione), ma Mirante dice no. Il n.1 emiliano, nella ripresa, tiene ancora abbassata la saracinesca: ferma Siligardi, blocca a terra un'incursione aerea di Piccini e si supera su botta di Emerson dalla distanza. In mezzo, anche l'occasionissima fallita da Greco che non inquadra la porta da ottima posizione.

Il Livorno in pratica finisce qui. Il Parma invece, fino allora sornione e sulla difensiva, riesce nel finale e con cinismo archivia il match: Bardi vola su randellata di Parolo, ma non può nulla sulla stoccata ravvicinata di Amauri che fa centro dopo un palo di Gobbi (86'). Nel recupero (93'), i gialloblù esagerano: fallo netto di Emerson su Mendes, Amauri dal dischetto cala il tris. La panchina di Nicola, un punto nelle ultime otto partite, è appesa a un filo.