MONDO
Exit polls: in testa il laico Essebsi
Tunisia, attesa per il primo presidente dopo i 23 anni di Ben Ali
A contendersi la poltrona che fu di Ben Ali ci sono il quasi 90enne Beji Caid Essebsi, in vantaggio al primo turno, e il leader di Ennahda, Moncef Marzouki, presidente uscente

Dal momento della chiusura dei seggi, la Tunisia attende di sapere chi sarà il primo presidente dopo 23 anni di potere ininiterrotti di Ben Ali. Per ora gli exit polls, diffusi da tre istituti, mostrano il leader di Nidaa Tounes, Beji Caid Essebsi, in testa con oltre il 50% dei voti. Più precisamente, secondo i dati diffusi da Sigma Essebsi ha il 55,5% dei voti e Marzouki il 44,5%, per l'istituto 3C Ttudes lo scarto sarebbe invece più ridotto, con Essebsi al 53,8% e Marzouki al 46,2%, mentre l'istituto Emrhod dà Essebsi al 52,8% e Marzouki al 47,2%. L'affluenza, secondo i dati disponibili ora, è stata del 53%.
Nidaa Tounes, annunci di vittoria prima dello spoglio
A pochi minuti dalla chiusura dei seggi, il direttore della campagna elettorale di Nidaa Tounes ha già rivendicato la vittoria del suo candidato, anche se lo spoglio è lontano dall'esssere concluso. Per le prime proiezioni si dovrà però aspettare le 21 italiane.
Ennahda denuncia brogli
Una mossa, quella di Nidaa Tounes, che non è piaciuta per niente allo staff del concorrente Marzouki: "I seguaci di Essebsi rispettino la legge e non alimentino tensione", è il primo commento a caldo. Il suo portavoce smentisce una vittoria del partito laico e, anzi, va all'attacco e denuncia tramite Facebook irregolarità nelle procedure di voto.
I candidati e il primo turno
A contendersi la poltrona di presidente ci sono Beji Caid Essebsi - leader del partito anti-islamista Nidaa Tounes, 88 anni, alle spalle numerosi incarichi sotto Habib Bourguiba e Ben Ali - e il presidente uscente, l'islamista di Ennahda Moncef Marzouki, 69 anni, attivista per i diritti umani. Al primo turno Essebsi aveva ottenuto il 39,5%, contro il 33,4% dello sfidante.
Prime mosse obbligatorie del mandato presidenziale
L'ultima tornata elettorale ha visto la formazione di un Parlamento caratterizzato da un forte bipolarismo con protagonisti i due partiti maggiori - Nidaa Tounes (86 seggi su 217) di Essebsi e l'islamico Ennhadha (69 seggi) - ora spetta al presidente muoversi in questo scenario delicato. Una delle sue prime mosse dovrà essere quella di indicare il premier per la formazione del nuovo governo.
Dalla Primavera Araba ad oggi
Sono passati quattro anni dal sacrificio di Mohamed Bouazizi, che dandosi fuoco accese la miccia delle Primavere Arabe. 27 anni, laureato e disoccupato, decide di fare il fruttivendolo ambulante per sopravvivere ma perde completamente la speranza nel futuro quando alcuni agenti sequestrano il suo carretto, la sua unica fonte di sostentamento. Era il 17 dicembre del 2010. Muore una ventina di giorni dopo, già simbolo della lotta al regime ai suoi abusi di potere, eroe per le popolazioni di parte del mondo arabo, vessate da regimi autoritari e corruzione senza confini. La sua morte dà inizio ad una sollevazione popolare tanto partecipata e forte che porta alla caduta di Zine El Abidine Ben Ali e all'inizio di un processo di democratizzazione che con i risultati del voto dovrebbe giungere ad un punto fermo.
Nidaa Tounes, annunci di vittoria prima dello spoglio
A pochi minuti dalla chiusura dei seggi, il direttore della campagna elettorale di Nidaa Tounes ha già rivendicato la vittoria del suo candidato, anche se lo spoglio è lontano dall'esssere concluso. Per le prime proiezioni si dovrà però aspettare le 21 italiane.
Ennahda denuncia brogli
Una mossa, quella di Nidaa Tounes, che non è piaciuta per niente allo staff del concorrente Marzouki: "I seguaci di Essebsi rispettino la legge e non alimentino tensione", è il primo commento a caldo. Il suo portavoce smentisce una vittoria del partito laico e, anzi, va all'attacco e denuncia tramite Facebook irregolarità nelle procedure di voto.
I candidati e il primo turno
A contendersi la poltrona di presidente ci sono Beji Caid Essebsi - leader del partito anti-islamista Nidaa Tounes, 88 anni, alle spalle numerosi incarichi sotto Habib Bourguiba e Ben Ali - e il presidente uscente, l'islamista di Ennahda Moncef Marzouki, 69 anni, attivista per i diritti umani. Al primo turno Essebsi aveva ottenuto il 39,5%, contro il 33,4% dello sfidante.
Prime mosse obbligatorie del mandato presidenziale
L'ultima tornata elettorale ha visto la formazione di un Parlamento caratterizzato da un forte bipolarismo con protagonisti i due partiti maggiori - Nidaa Tounes (86 seggi su 217) di Essebsi e l'islamico Ennhadha (69 seggi) - ora spetta al presidente muoversi in questo scenario delicato. Una delle sue prime mosse dovrà essere quella di indicare il premier per la formazione del nuovo governo.
Dalla Primavera Araba ad oggi
Sono passati quattro anni dal sacrificio di Mohamed Bouazizi, che dandosi fuoco accese la miccia delle Primavere Arabe. 27 anni, laureato e disoccupato, decide di fare il fruttivendolo ambulante per sopravvivere ma perde completamente la speranza nel futuro quando alcuni agenti sequestrano il suo carretto, la sua unica fonte di sostentamento. Era il 17 dicembre del 2010. Muore una ventina di giorni dopo, già simbolo della lotta al regime ai suoi abusi di potere, eroe per le popolazioni di parte del mondo arabo, vessate da regimi autoritari e corruzione senza confini. La sua morte dà inizio ad una sollevazione popolare tanto partecipata e forte che porta alla caduta di Zine El Abidine Ben Ali e all'inizio di un processo di democratizzazione che con i risultati del voto dovrebbe giungere ad un punto fermo.