Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-6b4231b1-33ee-4ee2-86d9-2ef4d2735c90.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Sotto quota 50

A gennaio nuova frenata dell'economia italiana: scende indice Pmi

L'indice composito, che sintetizza l'andamento del settore manifatturiero e dei servizi, è sceso a 48,8 dal 50 di dicembre, facendo peggio del 49,4 atteso dagli economisti

Condividi
L'indice Pmi (purchasing managers'index) che monitora l'attività economica scende, a gennaio, al di sotto della soglia dei 50 punti che separa l'espansione della contrazione economica a gennaio. Questa indagine, che coinvolge i responsabili degli approvvigionamenti delle aziende e ha nei 50 punti la soglia di neutralità, sulle imprese italiane a gennaio ha visto l'indice composito, che sintetizza l'andamento del settore manifatturiero e dei servizi, scendere a 48,8 da 50 di dicembre, facendo peggio del 49,4 atteso dagli economisti.

Per il solo settore dei servizi, il Pmi è sceso a 49,7 da 50,5 (la previsione era 50). Lo scrive Bloomberg.

L'indice, calcolato da IHS Markit segnala, in particolare, un calo a 49,7(da 50,5 di dicembre) della componente relativa ai nuovi ordini.  Pubblicati anche i Pmi di Francia e Germania: per l'economia francese, l'indice generale risale a 48,2 (47,9 nellarilevazione precedente), mentre quello dei servizi segna 47,8(da 47,5).

La Germania, invece, dopo aver scongiurato una recessione tecnica a fine 2018, mantiene l'espansione economica a gennaio con un Pmi composito confermato a 52,1 e un Pmi dei servizi a 53,0. Nel complesso dell'Eurozona, il Pmi di gennaio è a 51,2 per i servizi e a 51,0 per l'indice generale.

Una partenza d'anno "a rilento" per l'area euro mentre in Italia, secondo Amritpal Virdee, economista di Markit "le aziende terziarie italiane hanno registrato un calo dell'attività economica dovuto ad un ritmo più debole di crescita dei nuovi ordini e al crollo della domanda internazionale. Il risultato è che, per la prima volta da settembre 2016, l'occupazione è diminuita e la fiducia si è ridotta al valore minimo in cinque mesi".