ECONOMIA
Giovedì cda dell'azienda
Telecom, Xavier Niel atteso in Consob
Il magnate francese dovrà chiarire scopi e modalità del raid su Telecom Italia di cui detiene una partecipazione potenziale del 15,1% tra opzioni e derivati. Il presidente della compagnia, Giuseppe Recchi, esclude la possibilità che la sua partecipazione sia stata costruita di concerto con Vivendi, gruppo francese che detiene il 20,03% di Telecom

Telecom Italia viaggia prudente a Piazza Affari, dove si muove sulla parità in area 1,27 euro, in attesa dell'arrivo di Xavier Niel in Consob. Il magnate francese dovrà chiarire scopi e modalità del raid su Telecom Italia di cui detiene una partecipazione potenziale del 15,1% tra opzioni e derivati.
Ieri il presidente di Telecom italia, Giuseppe Recchi, si è recato al ministero dell'Economia e ha incontrato - secondo quanto si apprende - il ministro Padoan per parlargli degli ultimi eventi che hanno riguardato il gruppo. Il finanziere francese, numero uno di Free, che con una mossa a sorpresa ha acquisito una partecipazione potenziale del 15% in Telecom, oggi spiegherà a Consob la sua operazione e i rapporti con l'altro socio francese, Vivendi. Non sarebbero in agenda altri incontri e la Cassa depositi e prestiti, che secondo rumors sarebbe stata coinvolta come possibile partner, smentisce le indiscrezioni di stampa e comunica in una nota che "i vertici di Cdp non hanno in programma incontri nè con Xavier Niel o suoi rappresentanti, nè con Vivendi".
Il manager ha raccontato sulle pagine del Corriere di aver incontrato Niel e di aver avuto l'impressione di "un imprenditore competente con un focus sulle telecomuncazioni", un ingresso nel capitale dunque definito "amichevole" che intende "offrire stimoli sia per il business model sia per l'efficienza operativa, in Brasile e in Italia".
Niel è atteso quindi oggi a Roma, mentre il cda di Telecom è in agenda per giovedì. Il board dovrà esaminare i conti del terzo trimestre ma di sicuro il tema finirà sul tavolo della discussione, insieme agli altri dossier aperti, quello della possibile integrazione con Oi a cui il competitor brasiliano sta lavorando insieme al fondo russo l1 e quello Metroweb. La partita si complica ora che Vodafone e Wind hanno firmato una proroga alla lettera d'intenti con i fondi F2i e Fsi per possibili investimenti nella banda ultra larga mentre Telecom vorrebbe l'esclusiva. La comunità finanziaria guarda anche alle possibili mosse di Vivendi ma per ora da Parigi non arrivano commenti e neppure indicazioni. Secondo Le Figaro, il gruppo che fa capo a Vincent Bollore' sta seriamente valutando di aumentare la sua quota in Telecom Italia a ridosso della soglia dell'Opa, al 24,9%.
"Inutile che si cerchi di minimizzare il caso Telecom. Il nuovo azionista straniero - osserva il senatore di Maurizio Gasparri (Fi) - avrà un ruolo determinante e anche per questo la vicenda va portata in parlamento. Servono chiarimenti urgenti. Siamo di fronte - conclude - a uno scalatore che detterà legge, e di fatto renderà la società di tlc sempre meno italiana".
Ieri il presidente di Telecom italia, Giuseppe Recchi, si è recato al ministero dell'Economia e ha incontrato - secondo quanto si apprende - il ministro Padoan per parlargli degli ultimi eventi che hanno riguardato il gruppo. Il finanziere francese, numero uno di Free, che con una mossa a sorpresa ha acquisito una partecipazione potenziale del 15% in Telecom, oggi spiegherà a Consob la sua operazione e i rapporti con l'altro socio francese, Vivendi. Non sarebbero in agenda altri incontri e la Cassa depositi e prestiti, che secondo rumors sarebbe stata coinvolta come possibile partner, smentisce le indiscrezioni di stampa e comunica in una nota che "i vertici di Cdp non hanno in programma incontri nè con Xavier Niel o suoi rappresentanti, nè con Vivendi".
Il manager ha raccontato sulle pagine del Corriere di aver incontrato Niel e di aver avuto l'impressione di "un imprenditore competente con un focus sulle telecomuncazioni", un ingresso nel capitale dunque definito "amichevole" che intende "offrire stimoli sia per il business model sia per l'efficienza operativa, in Brasile e in Italia".
Niel è atteso quindi oggi a Roma, mentre il cda di Telecom è in agenda per giovedì. Il board dovrà esaminare i conti del terzo trimestre ma di sicuro il tema finirà sul tavolo della discussione, insieme agli altri dossier aperti, quello della possibile integrazione con Oi a cui il competitor brasiliano sta lavorando insieme al fondo russo l1 e quello Metroweb. La partita si complica ora che Vodafone e Wind hanno firmato una proroga alla lettera d'intenti con i fondi F2i e Fsi per possibili investimenti nella banda ultra larga mentre Telecom vorrebbe l'esclusiva. La comunità finanziaria guarda anche alle possibili mosse di Vivendi ma per ora da Parigi non arrivano commenti e neppure indicazioni. Secondo Le Figaro, il gruppo che fa capo a Vincent Bollore' sta seriamente valutando di aumentare la sua quota in Telecom Italia a ridosso della soglia dell'Opa, al 24,9%.
"Inutile che si cerchi di minimizzare il caso Telecom. Il nuovo azionista straniero - osserva il senatore di Maurizio Gasparri (Fi) - avrà un ruolo determinante e anche per questo la vicenda va portata in parlamento. Servono chiarimenti urgenti. Siamo di fronte - conclude - a uno scalatore che detterà legge, e di fatto renderà la società di tlc sempre meno italiana".