MONDO
Anniversario rivolta Maidan
Giornalista di una tv ucraina licenziata in tronco per parolacce in diretta
Durante le celebrazioni della rivolta di Maidan, la giornalista, cittadina russa, ha insultato i parenti delle vittime

Marina Stoliarova, direttore creativo e coordinatrice immagine del popolarissimo canale televisivo ucraino Inter, è stata licenziata in tronco e deportata in Russia (ha la cittadinanza russa) per aver offeso in diretta televisiva i parenti delle vittime della rivolta di Maidan.
Il canale mandava in onda in diretta alcune interviste con i parenti delle vittime della cosiddetta “Centuria celeste”, mentre la Stoliarova con la voce dallo studio, sovrapponendosi alla cronista, ha detto “Tutte cazz.., è ora di farla finita!”
Il servizio di sicurezza ucraino SBU ha emesso il decreto di deportazione coatta in Russia della giornalista e il divieto d’ingresso in Ucraina per 5 anni.
Più tardi la Stoliarova si è scusata con il pubblico, ha detto di aver sbagliato, pigiando il bottone “In onda”, mentre stava parlando con i tecnici in studio e assicurato di non aver voluto in alcun modo offendere i parenti della “Ccenturia celeste”.
Intanto il Consiglio nazionale ucraino per televisione e radio ha avviato un’ispezione del canale televisivo Inter, accusato di violazione della legislazione ucraina sulla messa al bando dei film e serial russi, e anche sulla trasmissione dei programmi in lingua russa.
Dal canto suo, il servizio di sicurezza ucraino SBU ha avviato le indagini circa le trasferte come inviata speciale della stessa giornalista Maria Stoliarova nella zona dei combattimenti nel Donbass nel 2014.
Il canale mandava in onda in diretta alcune interviste con i parenti delle vittime della cosiddetta “Centuria celeste”, mentre la Stoliarova con la voce dallo studio, sovrapponendosi alla cronista, ha detto “Tutte cazz.., è ora di farla finita!”
Il servizio di sicurezza ucraino SBU ha emesso il decreto di deportazione coatta in Russia della giornalista e il divieto d’ingresso in Ucraina per 5 anni.
Più tardi la Stoliarova si è scusata con il pubblico, ha detto di aver sbagliato, pigiando il bottone “In onda”, mentre stava parlando con i tecnici in studio e assicurato di non aver voluto in alcun modo offendere i parenti della “Ccenturia celeste”.
Intanto il Consiglio nazionale ucraino per televisione e radio ha avviato un’ispezione del canale televisivo Inter, accusato di violazione della legislazione ucraina sulla messa al bando dei film e serial russi, e anche sulla trasmissione dei programmi in lingua russa.
Dal canto suo, il servizio di sicurezza ucraino SBU ha avviato le indagini circa le trasferte come inviata speciale della stessa giornalista Maria Stoliarova nella zona dei combattimenti nel Donbass nel 2014.