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ITALIA

Basilica chiusa in segno di lutto

Firenze, turista morto a Santa Croce: tre avvisi di garanzia

Risultano avvisati il presidente Irene Sanesi, il segretario generale dell'ente Giuseppe De Micheli e il responsabile tecnico Marco Pancani. L'inchiesta è per omicidio colposo. Secondo quanto precisa la procura si tratta di atto dovuto in vista dell'autopsia, decisa nel pomeriggio

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Avvisi di garanzia sono stati notificati dalla procura di Firenze ai vertici dell'Opera di Santa Croce per la morte del turista spagnolo colpito dall'alto da un frammento staccatosi all'interno. Lo riferisce l'Ente, precisando che risultano avvisati il presidente Irene Sanesi, il segretario generale dell'ente Giuseppe De Micheli e il responsabile tecnico Marco Pancani. L'inchiesta e' per omicidio colposo. Secondo quanto precisa la procura si tratta di atto dovuto in vista dell'autopsia, decisa nel pomeriggio.


La famiglia della vittima, grati cordoglio istituzioni
La moglie del 52enne spagnolo morto ieri nella basilica di Santa Croce a Firenze e i parenti stretti che l'hanno raggiunta in Italia sono "grati per le manifestazioni di cordoglio che in queste ore stanno arrivando dalle istituzioni italiane". E' quanto si apprende da fonti  vicine ai familiari della vittima. In queste ore la moglie del turista si trova a Firenze con i
familiari pi stretti, arrivati la notte scorsa dalla Spagna non appena appreso della tragedia. Ad assisterli il console onorario di Spagna a Firenze Maria De Los Angeles Velloso Mata, che sta affiancando la famiglia sia per quanto riguarda le procedure burocratiche che per quanto riguarda un sostegno di tipo psicologico. 



La basilica chiusa in segno di lutto




Cronaca della tragedia
I vigili del fuoco stanno effettuando verifiche sulla stabilità dell'edificio. Il frammento lapideo - un peduccio di pietra - si è staccato dalla sommità del transetto destro e ha colpito il turista, Daniel Testor Schnell, mentre era accanto alla moglie che ha assistito alla tragedia assieme agli altri visitatori attoniti.

La donna, anche se in stato di choc, ha raccontato quello che ha visto a polizia e carabinieri. Sul posto è poi giunto il magistrato di turno della procura fiorentina.



L'esperto: non c'erano state segnalazioni criticità, controlli periodici 
Il pezzo caduto nella basilica di santa Croce a Firenze che ha provocato la morte del turista sarebbe un 'peduccio' in pietra, struttura che serve per aumentare la base di appoggio delle strutture lignee. Il pezzo si è staccato dal transetto di destra della basilica. E' quanto si apprende da uno dei tecnici della Soprintendenza intervenuti sul posto. L'esperto ha quindi riferito ai cronisti che "non risultano segnalazioni di criticità" per l'area della basilica e che tutto è "assoggettato a periodici controlli".

Opera Santa Croce: controllo delle superfici una settimana fa 
"Solo una settimana fa avevamo impiegato un elevatore per pulire in altezza le vetrate nella parte della basilica dove oggi è avvenuta la tragedia. Ne avevamo approfittato, come facciamo di solito, anche per effettuare un controllo sulle superfici di quella zona. Tutto era risultato regolare", ha detto all'ANSA il segretario generale dell'Opera di Santa Croce, Giuseppe De Micheli. Risale a circa 10 anni fa, ha ricordato De Micheli, "un restauro generale di ampio respiro sulla parte in cui questo pomeriggio è successo ciò che è successo".

"Omicidio colposo"
La procura di Firenze ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo per la morte nella basilica di Santa Croce di un turista a causa del distacco di un frammento che lo ha colpito. Secondo quanto appreso il fascicolo, al momento,  contro ignoti. L'area del crollo è stata sequestrata.

Franceschini: subito indagine per capire 
"Appena appreso la notizia ho contattato il Segretario Generale del Ministero e attivato la catena di intervento per accertare le diverse competenze. Ci sarà una indagine della magistratura per capire come sia accaduto questo fatto drammatico e se ci sono responsabilità sulla manutenzione", dice il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini da New York

L'ex sovrintendente: "Non è incuria ma fatalità"
 "Non si puo' escludere l'ipotesi della terribile fatalita'". E' l'opinione dell'ex sovrintendente del polo museale fiorentino, Cristina Acidini. "Quanto avvenuto, benche' terribile, puo' succedere in un edificio con alle spalle secoli e secoli di storia - spiega Acidini - un comportamento imprevisto e non prevedibile, dei materiali potrebbe accadere pur in presenza di verifiche puntuali e frequenti". Per l'ex sovrintendente, "si puo' fare un parallelismo con quanto talvolta avviene con gli alberi: magari vengono monitorati, curati con assiduita'; poi all'improvviso, un colpo di vento li abbatte", dice.  E aggiunge: "conoscendo bene la basilica dico di non poter pensare che quanto e' avvenuto oggi sia legato ad incuria: i finanziamenti che riceve il complesso sono consistenti, i controlli, verifiche e manutenzione regolari, periodici ed affidati a specialisti".


Santa Croce, simbolo dell'arte e della cultura italiana