SPETTACOLO
Auditorium - Parco della Musica
Festa del Cinema 15. La vita di Francesco Totti e una storia d'amore anni '80 diretta da Ozon
Terza giornata

In Mi chiamo Francesco Totti, presentato alla Festa del Cinema e nelle sale dal 19 al 21 ottobre, l'ex Capitano parla dall'inizio alla fine, una voce narrante che commenta le immagini della sua vita calcistica, quasi il commento audio a un film su dvd, con qualche eccezione: delle sequenze in stile Gladiatore girate all'Olimpico; il finale con la musica di Claudio Baglioni, Solo, a commentare l'ultima partita all'Olimpico.
Francesco fu Totti da sempre e venne filmato fin da ragazzino. Il repertorio è infinito, le scelte riattraversano tutto: gli esordi, lo scudetto, il Mondiale, la famiglia, l'infortunio, gli amici e il "nemico" Spalletti. Il lungometraggio diretto da Alex Infascelli, tratto dal libro Un Capitano, può produrre emozioni anche in chi non è giallorosso.
In Été 85 François Ozon mette in scena un romanzo che inseguiva da anni, Danza sulla mia tomba di Aidan Chambers, ambientato in Normandia nel 1985, a metà strada tra noir e romanzo di formazione, tra Chiamami col tuo nome e i film di Rohmer.
Alexis, ragazzo sedicenne con pensieri continui sulla morte, esce in mare e viene eroicamente salvato dall'annegamento dal diciottenne David. Tra i due ragazzi nascerà una tumultuosa storia d'amore che terminerà quando David, dopo una discussione con Alexis, muore in un incidente in moto. Disperato per la morte dell'amato, ad Alexis non resta che rispettare il patto che aveva stretto con lui: andare a ballare sulla tomba di chi dei due muore per primo. Nella colonna sonora c'è anche un brano del nostro Raf.
Spettacolare la colonna sonora vintage (In between days dei Cure, Cruel summer delle Bananarama, Self Control di Raf ma cantata da Laura Branigan); e perfetta Valeria Bruni Tedeschi nel ruolo della madre di David.
Francesco fu Totti da sempre e venne filmato fin da ragazzino. Il repertorio è infinito, le scelte riattraversano tutto: gli esordi, lo scudetto, il Mondiale, la famiglia, l'infortunio, gli amici e il "nemico" Spalletti. Il lungometraggio diretto da Alex Infascelli, tratto dal libro Un Capitano, può produrre emozioni anche in chi non è giallorosso.
In Été 85 François Ozon mette in scena un romanzo che inseguiva da anni, Danza sulla mia tomba di Aidan Chambers, ambientato in Normandia nel 1985, a metà strada tra noir e romanzo di formazione, tra Chiamami col tuo nome e i film di Rohmer.
Alexis, ragazzo sedicenne con pensieri continui sulla morte, esce in mare e viene eroicamente salvato dall'annegamento dal diciottenne David. Tra i due ragazzi nascerà una tumultuosa storia d'amore che terminerà quando David, dopo una discussione con Alexis, muore in un incidente in moto. Disperato per la morte dell'amato, ad Alexis non resta che rispettare il patto che aveva stretto con lui: andare a ballare sulla tomba di chi dei due muore per primo. Nella colonna sonora c'è anche un brano del nostro Raf.
Spettacolare la colonna sonora vintage (In between days dei Cure, Cruel summer delle Bananarama, Self Control di Raf ma cantata da Laura Branigan); e perfetta Valeria Bruni Tedeschi nel ruolo della madre di David.