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ECONOMIA

Dieci milioni i proprietari di prima casa chiamati alla cassa

Mini-Imu e Tares, arriva il venerdì nero

La scadenza è quella del 24 gennaio, il venerdì nero, secondo molti centri di assistenza fiscale. Le associazioni dei consumatori lamentano il caos delle date. Intanto il Fondo Monetario Internazionale parla di "detrazioni fiscali chiaramente elevate"

I cittadini alle prese con le imposte prendono d'assalto i Caf

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Roma
Secondo il Fondo Monetario internazionale le detrazioni fiscali in Italia sono "chiaramente elevate" e, anche se in alcune forme possono essere "giustificate", creano "distorsioni". Mentre un 'working paper' del Fmi, afferma che nel nostro Paese afferma che "Un sistema fiscale più semplice che riduca i costi sarebbe un beneficio", si avvicina il momento del pagamento della mini-Imu sulla prima casa e della maggiorazione Tares, la tassa sui rifiuti.

La scadenza è quella del 24 gennaio, il venerdì nero, secondo molti centri di assistenza fiscale. Nonostante il pressing dei Comuni per ottenere una proroga sul pagamento delle imposte, il governo non intende muoversi dalla data fissata. 

Mini-Imu e Tares
Le associazioni dei consumatori lamentano il caos delle scadenze fiscali e sono pronte a presentare ricorsi in caso di eventuali sanzioni. Sono 10 milioni i proprietari di prima casa chiamati a pagare la parte residuale della seconda rata Imu nei 2.377 Comuni che hanno alzato l'aliquota nel 2013.

Secondo le stime dei centri assistenza, il pagamento della mini-Imu in media si aggira sui 41 euro. I contribuenti devono anche versare la maggiorazione Tares nelle amministrazioni comunali che non l'hanno accorpata al pagamento della Tarsu o della Tia entro il 16 dicembre: si tratta di un balzello aggiuntivo di 30 centesimi al metro quadro che dovrà portare nelle casse dello Stato tra 1,1 e 1,2 miliardi di euro circa.

Come mettersi in regola in caso di ritardo
In caso di ritardo o mancato pagamento il contribuente moroso può mettersi in regola: la sanzione è pari al 3% se il pagamento viene eseguito entro 30 giorni dalla scadenza prescritta o al 3,75% se si paga con un ritardo superiore a un mese. Per chi si mette in regola entro 14 giorni dalla scadenza la multa si riduce.

Detrazioni fiscali e Tasi
Una corsa contro il tempo anche quella per evitare il taglio 'lineare' delle detrazioni fiscali previsto dalla legge di stabilità. Il governo dovrà fare un primo riordino delle agevolazioni entro il 31 gennaio. In caso contrario la detrazione Irpef al 19% riconosciuta su spese mediche e mutui si ridurrà al 18% per l'anno di imposta 2013 e al 17% per il 2014.
Tempi stretti anche sulla Tasi (la Tassa sui Servizi Indivisibili): la soluzione che permetterebbe ai Comuni di alzare l'aliquota 2014 tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille per consentire le detrazioni a favore delle famiglie più deboli non è ancora stata decisa.

I sindaci chiedono che la modifica sia apportata il prima possibile ed è per questo che la correzione potrebbe confluire in un decreto ad hoc o nel 'decreto Lupi' sugli sfratti che forse arriverà entro la fine del mese.