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ITALIA

Si completa attività avviata il 31 luglio

Carabiniere ucciso, nuovi accertamenti in hotel a caccia di impronte

Difesa di Elder: chiediamo acquisizione video

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Investigatori, difensori e i loro consulenti sono tornati oggi nella stanza 109 dell'albergo Le Meridien di via Federico Cesi a Roma in cui alloggiavano e dove sono stati arrestati Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth, i due americani arrestati per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

Un nuovo sopralluogo, durato 5 ore, per completare gli accertamenti tecnici iniziati il 31 luglio scorso con l'obiettivo di individuare e repertare le tracce biologiche e impronte digitali presenti nella stanza. I carabinieri del Ris puntano, in primo luogo, ad individuare le tracce papillari nella zona del controsoffitto dove era stato nascosto il coltello di tipo militare utilizzato da Finnegan Lee Elder per colpire Cerciello.

"Adesso si passerà alle analisi dei dati che sono stati raccolti questa mattina - ha detto l'avvocato Fabio Alonzi, difensore di Hjorth, al termine del sopralluogo tecnico a cui hanno partecipato anche i consulenti di parte - Adesso questi reperti saranno analizzati ma ci vorrà del tempo".

Difesa di Elder: chiediamo acquisizione video
"Abbiamo presentato una richiesta ufficiale, sottoscritta anche da Elder, per l'acquisizione di tutti i video della zona. Crediamo che attraverso il video possa essere fatta chiarezza su cosa sia accaduto. Confidiamo ci siano le immagini dell'incontro" tra i carabinieri e i ragazzi.

Lo annuncia l'avvocato Roberto Capra, difensore di Finnegan Lee Elder, reo confesso per la morte del carabiniere Mario Cerciello Rega, lasciando l'albergo dov'è questa mattina si sono completati i rilievi tecnici con i carabinieri del Ris.

"Finnegan è chiaramente provato da questa situazione", ha detto inoltre l'avvocato Roberto Capra. "Finnegan ha detto nel verbale dell'interrogatorio di aver avuto paura di essere strangolato e - ha precisato il legale - non in un secondo momento".

"L'accertamento di oggi non è così rilevante per capire cosa sia successo. E in corso un sopralluogo della procura al quale ovviamente abbiamo partecipato, ma - ha spiegato - non lo riteniamo importante. Vorrei fosse chiaro a tutti che i processi li facciamo in tribunale, noi ora stiamo lavorando".