POLITICA
Il ministero dell'Interno aveva escluso i Green Italia
Europee, i Verdi la spuntano: Cassazione riammette la lista
Dopo la decisione del Viminale la Suprema Corte riconosce l'esenzione dalle 30mila firme

Alla fine alle elezioni Europee del prossimo 28 maggio i Verdi ci saranno. La lista ecologista, per l'occasione denominata Green Italia-Verdi Europei, era stata in un primo momento esclusa dal ministero dell'Interno per non aver effettuato la raccolta firme necessaria alla presentazione del simbolo, doverosa per tutti i partiti non rappresentati in Parlamento. Per essere ammessa alle Europee ogni lista, infatti, deve presentare, in ognuna delle 5 circoscrizioni italiane, almeno 30mila firme.
I Verdi avevano chiesto che gli fosse riconosciuta l'esenzione, in quanto già presenti nell'Europarlamento di Strasburgo. Oggi è però arrivata la decisione della Suprema Corte di Cassazione, che ha riammesso la lista guidata da Angelo Bonelli. "Si tratta - spiegano i Verdi - di una decisione storica perché viene riconosciuto il valore e la rappresentatività dei partiti europei, principio che viene affermato grazie alla battaglia portata avanti da Green Italia - Verdi europei che adesso potrà riempire la prossima campagna elettorale di contenuti ecologisti per cambiare l'Italia e l'Europa".
"Siamo molto contenti della decisione della Cassazione che dimostra in modo molto chiaro che ormai esiste uno spazio di competizione europeo e una legittimità imprescindibile dei partiti Ue", ha dichiarato Monica Frassoni, co-presidente del Partito Verde Europeo e coordinatrice di GreenItalia. "Grazie anche ai partiti, ai leader e ai militanti dei Verdi Europei. Grazie a Reinhard Butikofer, co-presidente del Partito Verde Europeo, a José Bové e Ska Keller, candidati Verdi alla Commissione Ue, a Daniel Cohn-Bendit, co-presidente del gruppo dei Verdi, agli ex ministri francesi Cecile Dufflot e Pascal Canfin, alla presidente di Eelv, Emmanuelle Cosse, a Equo, a ICV, alla Federazione dei Giovani Verdi Europei, ai Grunen ed a tutti coloro che hanno partecipato numerosi alla campagna online #VoglioVotareGreen ! Citando la nostra campagna comune: L'Europa siamo noi!".
I Verdi avevano chiesto che gli fosse riconosciuta l'esenzione, in quanto già presenti nell'Europarlamento di Strasburgo. Oggi è però arrivata la decisione della Suprema Corte di Cassazione, che ha riammesso la lista guidata da Angelo Bonelli. "Si tratta - spiegano i Verdi - di una decisione storica perché viene riconosciuto il valore e la rappresentatività dei partiti europei, principio che viene affermato grazie alla battaglia portata avanti da Green Italia - Verdi europei che adesso potrà riempire la prossima campagna elettorale di contenuti ecologisti per cambiare l'Italia e l'Europa".
"Siamo molto contenti della decisione della Cassazione che dimostra in modo molto chiaro che ormai esiste uno spazio di competizione europeo e una legittimità imprescindibile dei partiti Ue", ha dichiarato Monica Frassoni, co-presidente del Partito Verde Europeo e coordinatrice di GreenItalia. "Grazie anche ai partiti, ai leader e ai militanti dei Verdi Europei. Grazie a Reinhard Butikofer, co-presidente del Partito Verde Europeo, a José Bové e Ska Keller, candidati Verdi alla Commissione Ue, a Daniel Cohn-Bendit, co-presidente del gruppo dei Verdi, agli ex ministri francesi Cecile Dufflot e Pascal Canfin, alla presidente di Eelv, Emmanuelle Cosse, a Equo, a ICV, alla Federazione dei Giovani Verdi Europei, ai Grunen ed a tutti coloro che hanno partecipato numerosi alla campagna online #VoglioVotareGreen ! Citando la nostra campagna comune: L'Europa siamo noi!".