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ITALIA

Ospedale infantile Regina Margherita di Torino

Stomaco al posto dell'esofago bruciato dalla soda caustica: salvi due fratellini

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Grazie a un intervento innovativo sono stati salvati due fratellini che avevano ingerito soda caustica, asportando l'esofago 'bruciato' e portando lo stomaco all'altezza del collo al posto dell'esofago stesso, presso la Città della Salute di Torino.

Il delicatissimo intervento è stato eseguito su due bimbi nigeriani di 4 e 5 anni, che circa due anni fa si erano bruciati completamente l'esofago e che dopo essere stati nutriti fino a gennaio attraverso una sonda, oggi sono stati dichiarati fuori pericolo. Per festeggiare, i piccoli Mary e Gabriel hanno mangiato un intero uovo pasquale di cioccolata. La loro vicenda, dal lieto fine per nulla scontato, è stata illustrata oggi all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove i bambini sono stati operati.

Il traguardo è il frutto di un intervento complesso e rarissimo su bimbi di ricostruzione dello stomaco rimodellato a tubo e posizionato nel collo, realizzato dall'equipe del professor Renato Romagnoli, chirurgo specializzato in trapianti e interventi addominali complessi, e responsabile del gruppo interdisciplinare cure del tumore all'esofago della Città della Salute di Torino. 

Così oggi all'ospedale infantile di Torino si respirava aria di festa. "Ringrazio i medici che sono stati veri angeli - ha detto la mamma Beauty, 42 anni -. E stata una storia lunga e terribile, ma finita bene. Avevamo scambiato la soda caustica per succo di frutta. Finalmente adesso possono mangiare dalla bocca. I medici non ci hanno mai mollato un attimo". Commosso anche il padre Simon, 36 anni: "E' stato un vero calvario, ma finito bene. Da gennaio i bimbi hanno ripreso a mangiare normalmente, ma solo in questi giorni ci hanno detto che ormai sono fuori pericolo. Siamo stati fortunati". 

"I bambini dovranno ancora essere tenuti sotto controllo - spiega il dottor Pier Luigi Calvo, dall'equipe dei gastroenterologi pediatri che ha seguito tutto l'iter -, ma il rischio infezione è superato. Tutto fa pensare che la loro vita futura potrà essere normale, come quella degli adulti che vengono sottoposti a questo tipo di intervento molto complesso, ma dagli esiti generalmente più felici di altre metodiche".