MONDO
Primarie Usa 2016
Usa 2016, in West Virginia Sanders batte ancora la Clinton. E Trump è a un passo dalla soglia magica
Tra i democratici non è a rischio la candidatura di Hillary Clinton. Ma la vittoria di Sanders la indebolisce nei confronti di Trump, ormai senza rivali tra i repubblicani
Dopo il trionfo alle primarie repubblicane in West Virginia e Nebraska, solo un centinaio di delegati separano Donald Trump dalla "magica" soglia dei 1.237 necessari per aggiudicarsi formalmente la nomination prima della convention di Cleveland a luglio.
Sul fronte democratico, Bernie Sanders ha battuto Hillary Clinton in West Virginia. "Siamo qui per vincere: lotteremo fino all'ultimo voto rimasto", ha avvertito il senatore del Vermont, deciso a restare in campo. Il tycoon newyorchese "non diventera' presidente - ha rimarcato Sanders a Salem, in Oregon, davanti ad una folla esultante - perche' il popolo americano capisce che la nostra forza sta nella nostra diversita'".
Sebbene si profilino per lui altre vittorie alle primarie Dem in Oregon e Kentucky, le sue chance di colmare il gap con la Clinton appaiono residue. All'ex first lady mancavano 155 delegati per arrivare i 2.383 necessari per la nomination, al netto della West Virginia. Nonostante la sconfitta, dovrebbe averne guadagnati almeno altri dieci perche' assegnati in modo proporzionale.
Sul fronte democratico, Bernie Sanders ha battuto Hillary Clinton in West Virginia. "Siamo qui per vincere: lotteremo fino all'ultimo voto rimasto", ha avvertito il senatore del Vermont, deciso a restare in campo. Il tycoon newyorchese "non diventera' presidente - ha rimarcato Sanders a Salem, in Oregon, davanti ad una folla esultante - perche' il popolo americano capisce che la nostra forza sta nella nostra diversita'".
Thank you to the people of West Virginia for the tremendous victory they gave us today. pic.twitter.com/PyK1lx9NF3
— Bernie Sanders (@BernieSanders) 11 maggio 2016
Sebbene si profilino per lui altre vittorie alle primarie Dem in Oregon e Kentucky, le sue chance di colmare il gap con la Clinton appaiono residue. All'ex first lady mancavano 155 delegati per arrivare i 2.383 necessari per la nomination, al netto della West Virginia. Nonostante la sconfitta, dovrebbe averne guadagnati almeno altri dieci perche' assegnati in modo proporzionale.