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MONDO

Lotta all'Isis

Stati Uniti, Obama chiede l'impegno della Silicon Valley contro il terrorismo

Il presidente degli Stati Uniti manda una delegazione in California per mantenere una delle promesse portanti della sua lotta alla minaccia terroristica e chiede ai vertici delle aziende leader della Silicon Valley di scendere in campo contro la radicalizzazione

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 Barack Obama lo aveva incluso tra gli obiettivi nel suo discorso di fine anno: "Dobbiamo continuare a bilanciare le necessità in tema di sicurezza e le legittime preoccupazioni sulla privacy". Per questo, Obama ha incaricato i suoi collaboratori di ingaggiare un dialogo con i leader della Silicon Valley per contrastare la minaccia terroristica e la propaganda dell'Isis che viaggia veloce sul web, mentre pensa ad una task force per una guerra al terrore che si nasconde nei meandri della rete, 'war room' compresa.

Intanto invia una delegazione guidata dal suo chief of staff Denis McDonough in California dove ha convocato un incontro con i leader dei giganti del settore tecnologico, nel tentativo di fare leva sugli "interessi comuni" nella lotta alla radicalizzazione, e chiamando a raccolta i nomi più potenti e con lo scopo di reclutare le menti più brillanti.   Facebook, Twitter, Apple, Microsoft, YouTube. Ma anche Linkedin e Dropbox. Tra questi la Casa Bianca cerca alleati cui porre un quesito chiaro: "In quale modo possiamo utilizzare la tecnologia per contribuire a contrastare i percorsi di radicalizzazione e violenza, identificare gli schemi di reclutamento ed elaborare mezzi per misurare i nostri sforzi nella lotta alla radicalizzazione e ala violenza?".

E a dimostrazione che fa sul serio il presidente ha inviato a San José anche i responsabili delle agenzie di intelligence (compresa la Nsa al centro del Datagate) e dell' Fbi. Un altro passo per accorciare quella distanza e sciogliere quel gelo che le rivelazioni di Edward Snowden avevano frapposto tra la Casa Bianca e la Silicon Valley. "Sono convinto - ha detto il portavoce presidenziale Josh Earnest - che la gran parte di quelle società sono guidate da patrioti e credo che non sia nei loro interessi vedere i loro strumenti e la loro tecnologia venire utilizzata dall'Isis".  

E'  il Washington Post a rivelarne ulteriori dettagli, indicando la creazione - ancora in fieri - di una nuova task force antiterrorismo per combattere la propaganda online, compresa di 'war room' per sfidare i jihadisti in rete ed erodere l'appeal del loro messaggio. Il nuovo team opererà dal ministero degli Interni, ma coinvolgerà decine di agenzie federali e locali.