ITALIA
Chiesto un incontro con l'arcivescovo e soluzioni abitative
Bari, braccianti in presidio simbolico nella Basilica di San Nicola
Una delegazione di braccianti della provincia di Foggia e del ghetto di Borgo Mezzanone ha realizzato un presidio simbolico nella Basilica di Bari. L'iniziativa, organizzata da Coordinamento Lavoratori agricoli USB Foggia, "si inserisce - spiega una nota del sindacato a firma di Aboubakar Soumahoro - nel più ampio percorso di lotta dei braccianti che vivono nei ghetti del territorio foggiano". In un appello viene chiesto un incontro con arcivescovo e "soluzioni abitative".
"È una lotta contro l'indifferenza della Regione Puglia e del Governo gialloverde - aggiunge - che cerca di trasformare una questione sociale in una questione di pubblica sicurezza. Nelle campagne del foggiano si continua con l'attacco alle 'baracche', per radere al suolo i campi dei braccianti senza una soluzione alternativa". I migranti in protesta hanno chiesto un incontro con l'arcivescovo di Bari, lamentando che "da troppo tempo si attendono risposte e l'avvio di un tavolo regionale sui temi dell'agricoltura e del bracciantato, si chiedono incontri alle istituzioni regionali, in primis al presidente Emiliano, ma finora nulla si è concretizzato. Siamo, quindi, costretti a compiere azioni altamente simboliche con l'auspicio di incontrare le autorità ecclesiastiche della città capoluogo".
L'arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci, ha incontrato la delegazione di braccianti assicurando che parlerà con gli altri vescovi pugliesi e con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per farsi portavoce e interprete delle richieste dei braccianti. I braccianti denunciano "condizioni disumane" di lavoro e di vita nei campi del foggiano. "Volentieri mi faccio interprete di questi che sono l'espressione del riconoscimento dei diritti della dignità umana" ha detto monsignor Cacucci parlando ai braccianti, assicurando che "da parte nostra c'è un atteggiamento di difesa senza se e senza ma della dignità umana".
"È una lotta contro l'indifferenza della Regione Puglia e del Governo gialloverde - aggiunge - che cerca di trasformare una questione sociale in una questione di pubblica sicurezza. Nelle campagne del foggiano si continua con l'attacco alle 'baracche', per radere al suolo i campi dei braccianti senza una soluzione alternativa". I migranti in protesta hanno chiesto un incontro con l'arcivescovo di Bari, lamentando che "da troppo tempo si attendono risposte e l'avvio di un tavolo regionale sui temi dell'agricoltura e del bracciantato, si chiedono incontri alle istituzioni regionali, in primis al presidente Emiliano, ma finora nulla si è concretizzato. Siamo, quindi, costretti a compiere azioni altamente simboliche con l'auspicio di incontrare le autorità ecclesiastiche della città capoluogo".
L'arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci, ha incontrato la delegazione di braccianti assicurando che parlerà con gli altri vescovi pugliesi e con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per farsi portavoce e interprete delle richieste dei braccianti. I braccianti denunciano "condizioni disumane" di lavoro e di vita nei campi del foggiano. "Volentieri mi faccio interprete di questi che sono l'espressione del riconoscimento dei diritti della dignità umana" ha detto monsignor Cacucci parlando ai braccianti, assicurando che "da parte nostra c'è un atteggiamento di difesa senza se e senza ma della dignità umana".