ECONOMIA
Le Borse aspettano le mosse della Fed
di Marzio Quaglino
In attesa di conoscere le linee di politica monetaria dei prossimi mesi della Federal Reserve, la Banca centrale statunitense, gli indici europei hanno chiuso molto vicino alla parità.
In un continuo cambio di segno, in calo Londra (0,11%), positive Francoforte (+0,06%) e Parigi (+0,08%), mentre la peggiore è stata Madrid (-0,99%) per le tensioni sul voto referendario in Catalogna. Debole Milano con l’indice Ftse Mib in flessione dello 0,31%.
Sul listino milanese male Unicredit (-2,24%) sulle voci di un possibile fusione con Commerzbank. In evidenza i titoli del cemento con Buzzi (+6,28%).
Sul mercato dei titoli di Stato si è allargato lo spread con i bund tedeschi a 169 punti base, mentre il rendimento del Btp decennale è rimasto fermo al 2,13%.
Tra le materie prime resta il petrolio ha toccato i massimi dal marzo scorso con il greggio del Mare del Nord oltre i 56 dollari al barile.
Si conferma sul valutario la forza dell’euro sul dollaro con il cambio sulla quota di 1,20.
In un continuo cambio di segno, in calo Londra (0,11%), positive Francoforte (+0,06%) e Parigi (+0,08%), mentre la peggiore è stata Madrid (-0,99%) per le tensioni sul voto referendario in Catalogna. Debole Milano con l’indice Ftse Mib in flessione dello 0,31%.
Sul listino milanese male Unicredit (-2,24%) sulle voci di un possibile fusione con Commerzbank. In evidenza i titoli del cemento con Buzzi (+6,28%).
Sul mercato dei titoli di Stato si è allargato lo spread con i bund tedeschi a 169 punti base, mentre il rendimento del Btp decennale è rimasto fermo al 2,13%.
Tra le materie prime resta il petrolio ha toccato i massimi dal marzo scorso con il greggio del Mare del Nord oltre i 56 dollari al barile.
Si conferma sul valutario la forza dell’euro sul dollaro con il cambio sulla quota di 1,20.