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ITALIA

Maltempo, tromba d'aria su litorale di Catanzaro: paura e danni

Allagamenti anche a Palermo e provincia. Ieri tromba d'aria a Siena. La Coldiretti: da eventi estremi danni per mezzo miliardo. Situazione meteo in Italia: caldo intenso al nord e instabile al centro-sud

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Una tromba d'aria si è abbattuta questa notte sul litorale di Catanzaro provocando numerosi danni. L'ondata di maltempo, in particolare, ha investito il lungomare del quartiere Lido, sradicando i tetti di alcune abitazioni e distruggendo anche uno stabilimento balneare le cui macerie a loro volta hanno danneggiato alcune auto parcheggiate nei pressi. Sul posto si sono recati alcune squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri. Ondata di maltempo anche nel vicino territorio di Roccelletta di Borgia, con un albero che si è rovesciato su un'abitazione, impedendo ai residenti di uscire, e con fango e detriti che si sono riversati anche sulla strada statale 106, con conseguenti disagi sul transito automobilistico.

Strade e case allagate dopo nubifragio a Palermo
Numerose strade, magazzini, scantinati e anche le abitazioni sono stati allagati a Palermo durante il nubifragio che fino a notte ha provocato tantissimi disagi. Alla fine sono stati quaranta gli interventi dei vigili del fuoco. Molte anche le auto impantanate. Mondello Valdesi, Partanna e Sferracavallo, sono le zone maggiormente colpite dal temporale. 

Tromba d'aria nel senese, nessun ferito
Tromba d'aria ieri pomeriggio nel senese tra Colle Val d'Elsa e Poggibonsi. I vigili del fuoco impegnati in 35 interventi richiesti per caduta di alberi e rami sulle auto e sulle strade oltre che per tegole pericolanti. Non si registrano feriti ma il conducente di un'auto è stato estratto illeso dall'auto colpita dalla chioma di un albero caduto mentre viaggiava in località Selvamaggio. Lievi danni anche alla rete elettrica.

Coldiretti: da eventi estremi mezzo miliardo di danni 
Con l'ultima ondata di maltempo salgono ad oltre mezzo miliardo i danni provocati dagli eventi estremi del 2018 con nubifragi, trombe d'aria, fulmini, bombe d'acqua e grandinate ma anche siccità che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola. È quanto stima la Coldiretti nel tracciare un bilancio delle anomalie climatiche che hanno decimato i raccolti, distrutto coltivazioni, abbattuto alberi abbattuti e allagato le aziende ma anche provocato frane, smottamenti e alluvioni. Siamo di fronte ad una evidente tendenza tropicalizzazione che - sottolinea la Coldiretti - si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo ma anche l'arrivo di nuovi insetti alieni particolarmente pericolosi.

Il 2018 - sottolinea la Coldiretti - si è classificato fino ad ora come l'anno più bollente dal 1800, anno in cui sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,46 gradi rispetto alla media storica nei primi sette mesi dell'anno. È evidente in Italia - continua la Coldiretti - la tendenza al surriscaldamento dopo che il 2017 si era classificato al sesto posto tra gli anni più caldi da 218 anni con una temperatura che era risultata di 1,16 gradi superiore alla media del periodo di riferimento. Peraltro nella classifica degli anni interi più caldi ci sono nell'ordine - precisa la Coldiretti - il 2015, il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2017, il 2012, il 2001, poi il 1994, il 2009, il 2011 e il 2000. I cambiamenti climatici si abbattono su un territorio già fragile con la presenza in Italia di 7145 comuni complessivamente a rischio frane e alluvioni, l'88,3% del totale, ma la percentuale secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ispra. Un risultato provocato da un modello di sviluppo sbagliato che negli ultimi 25 anni - conclude la Coldiretti - ha ridotto a meno di 13 milioni di ettari le aree agricole presenti in Italia, a vantaggio dell'abbandono e della cementificazione. 

Caldo intenso al nord e instabile al centro-sud
Fino a venerdì le condizioni atmosferiche sull’Italia non subiranno sostanziali modifiche. La persistenza di aria molto calda in prossimità del suolo e di una debole circolazione ciclonica associata ad aria più fredda in quota, spiegano i meteorologi del Centro Epson Meteo, manterranno l’atmosfera instabile, quindi favorevole alla formazione di molti temporali, specialmente al Centro-Sud, sulle Isole e nelle aree montuose. Il caldo resterà intenso e le temperature oltre la norma soprattutto al Nord e in Toscana, dove il termometro potrebbe anche sfiorare i 35 gradi. Una situazione destinata a mutare radicalmente nel corso del fine settimana, per l’arrivo di un’intensa perturbazione nord atlantica, la n. 3 di agosto, seguita da aria nettamente più fresca. Il suo passaggio, oltre a favorire una evidente attenuazione del caldo in tutto il Paese, darà probabilmente origine, tra venerdì e domenica, a una fase di maltempo sulle regioni del Nord, più intensa su quelle di Nord-Est. Domenica la perturbazione interesserà anche le regioni centrali, specie quelle adriatiche.

Oggi al Sud e nelle isole condizioni di variabilità sin dal mattino, con i primi locali temporali tra Calabria, Sicilia e Puglia. Da metà giornata il rischio temporali si estende a buona parte del Sud e alla Sardegna. Al Centro-Nord cielo inizialmente sereno o poco nuvoloso: nel pomeriggio sviluppo di acquazzoni o temporali isolati nel settore alpino e prealpino, sull’Appennino centrale, Toscana, Umbria e Lazio. Temperature senza grandi variazioni, con punte di 34-35 gradi al Nord e nelle regioni centrali tirreniche. Mari calmi o poco mossi.

Domani sin dal mattino possibilità di locali rovesci o temporali su Sicilia e bassa Calabria. Nel corso della giornata rischio di temporali in aumento anche in Sardegna, Calabria, Basilicata, Puglia centro-meridionale; brevi temporali a carattere isolato sulle zone interne del Centro (specie lato tirrenico), in Liguria e al Nord, con maggiore probabilità sulle zone alpine e prealpine. Temperature pressoché invariate, con picchi ancora fino a 33-35 gradi al Nord e in Toscana. Mari calmi o poco mossi.

Gli ultimi aggiornamenti confermano l’arrivo di un’intensa perturbazione atlantica negli ultimi giorni della settimana sulle regioni settentrionali. Nel corso del weekend l’aria più fresca che segue il passaggio della perturbazione determinerà un brusco calo delle temperature su tutta la penisola. Il passaggio di questa perturbazione potrà dare origine a forte maltempo soprattutto sulla Lombardia e sulle regioni del Nord-Est. Domenica il tempo migliorerà al Nord-Ovest, mentre la perturbazione inizierà a spostarsi verso il Centro-Sud.