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MONDO

Continua il braccio di ferro

Spagna, Puigdemont e altri 5 sospesi dal Parlamento regionale della Catalogna

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La Corte Suprema spagnola ha ordinato la sospensione dell'ex presidente catalano Carles Puigdemont e di altri cinque esponenti separatisti dal Parlamento regionale, dopo aver concluso
un'indagine sulla dichiarazione di indipendenza della regione firmata lo scorso 27 ottobre.

In una nota, la Corte ha fatto sapere che il giudice Pablo Llarena ha ordinato "la sospensione di Carles Puigdemont e altri cinque parlamentari accusati del reato di ribellione". Un totale di 25 leader separatisti sono sotto inchiesta: 13 di loro sono accusati di ribellione e rischiano fino a 25 anni di carcere. Nove si trovano in custodia preventiva in Spagna mentre altri quattro sono fuggiti all'estero e sono ricercati. Puigdemont è in attesa di una possibile estradizione dalla Germania.

Pur non potendo prendere parte alle sessioni parlamentari a Barcellona, i sei deputati avevano mantenuto il loro posto dopo essere stati rieletti a dicembre, delegando i loro voti a colleghi.
Con la sospensione, i loro partiti dovranno sostituirli se vogliono mantenere la maggioranza assoluta di 70 dei 135 seggi dell'assemblea. Su Twitter Puigdemont commenta: "I voti dei cittadini" sono "frantumati" da un sistema giudiziario "che continua a impegnarsi in politica". La sentenza arriva all'indomani dell'incontro tra il nuovo presidente della Catalogna, Quim Torra, e il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. Un faccia a faccia in cui si sono impegnati ad allentare le tensioni nonostante le divergenze sul diritto all'autodeterminazione della regione.