ITALIA
Scomparsa il 23 gennaio 2014
Il caso Elena Ceste, un giallo lungo un anno
Prima si pensa alla fuga, poi ad un suicidio fino a quando prende corpo l'ipotesi di un omicidio. Il cadavere viene trovato 9 mesi dopo la sua scomparsa poco distante dalla sua abitazione. Il marito è l'unico indagato

Elena Ceste sembrava sparita nel nulla. Non aveva preso bagagli; l'auto era rimasta parcheggiata in cortile e in casa c'erano il suo telefonino cellulare e la sua fede nuziale. Una fuga volontaria, un malore, una disgrazia, forse addirittura un suicidio. Queste sono state le prime prime ipotesi e il giallo è durato un anno.
La scomparsa il 23 gennaio 2014
La donna, 37 anni, di Costigliole d'Asti, madre di quattro figli, scompare da casa il 23 gennaio del 2014. La prima ipotesi degli investigatori è la fuga e infatti le indagini arrivano fino a Tenerife. Si parla poi di suicidio fino a quando prende corpo si pensa che invece potrebbe essere stata uccisa.
Il corpo ritrovato 9 mesi dopo
Il cadavere viene trovato il 18 ottobre scorso, per caso, poco distante dalla sua abitazione. I resti della donna, sommersi dal fango nel rio Mersa, vengono trovati durante dei lavori di scavo ad un chilometro dalla sua villetta. Una perizia e la successiva analisi del dna permettono di accertare che si tratta proprio di Elena Ceste.
Il marito l'unico indagato
La Procura di Asti ha iscritto il marito della donna, Michele Buoninconti, nel registro degli indagati il 24 ottobre scorso. L'uomo, 45 anni si è sempre dichiarato innocente ma la Procura non gli ha mai creduto. Fu lui - a suo tempo - a denunciare la scomparsa della moglie: "Lei quel giorno mi aveva pregato di passare a prendere i figli a scuola perchè non si sentiva bene. Non l'ho più vista". Poi però si lascia sfuggire che effettivamente, il giorno in cui la moglie scomparve, andò nel luogo in cui fu poi ritrovata. "Ma non vidi nulla". Poi la svolta: oggi, 29 gennaio, il gip di Asti Giacomo Marson ha accolto la richiesta del pm Laura Deodato e ha arrestato Buoninconti per omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.
La scomparsa il 23 gennaio 2014
La donna, 37 anni, di Costigliole d'Asti, madre di quattro figli, scompare da casa il 23 gennaio del 2014. La prima ipotesi degli investigatori è la fuga e infatti le indagini arrivano fino a Tenerife. Si parla poi di suicidio fino a quando prende corpo si pensa che invece potrebbe essere stata uccisa.
Il corpo ritrovato 9 mesi dopo
Il cadavere viene trovato il 18 ottobre scorso, per caso, poco distante dalla sua abitazione. I resti della donna, sommersi dal fango nel rio Mersa, vengono trovati durante dei lavori di scavo ad un chilometro dalla sua villetta. Una perizia e la successiva analisi del dna permettono di accertare che si tratta proprio di Elena Ceste.
Il marito l'unico indagato
La Procura di Asti ha iscritto il marito della donna, Michele Buoninconti, nel registro degli indagati il 24 ottobre scorso. L'uomo, 45 anni si è sempre dichiarato innocente ma la Procura non gli ha mai creduto. Fu lui - a suo tempo - a denunciare la scomparsa della moglie: "Lei quel giorno mi aveva pregato di passare a prendere i figli a scuola perchè non si sentiva bene. Non l'ho più vista". Poi però si lascia sfuggire che effettivamente, il giorno in cui la moglie scomparve, andò nel luogo in cui fu poi ritrovata. "Ma non vidi nulla". Poi la svolta: oggi, 29 gennaio, il gip di Asti Giacomo Marson ha accolto la richiesta del pm Laura Deodato e ha arrestato Buoninconti per omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.