SALUTE
Giornata senza fumo
Più sigarette, più giovani 35mila nuovi tumori l'anno
Il 31 Maggio è la giornata mondiale senza tabacco, voluta dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità: le sigarette sono la prima causa di morte evitabile nel mondo, e in Italia cresce il numero di quelle fumate

Il dato ha lasciato stupiti i ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità: per la prima volta negli ultimi dieci anni, cresce il numero di pacchetti di sigarette venduti, anche se restano stabili i fumatori: quasi 11 milioni di persone, il 20,8% della popolazione. Molto meno della media europea, ma pur sempre un numero altissimo: e c’è chi parla di fallimento delle politiche di dissuasione, visto che aumentano i giovanissimi, che sempre più precocemente iniziano a fumare, attorno ai 17 anni.
Aumenta anche il numero di sigarette fumate al giorno, più di 10 per tre quarti dei tabagisti italiani, e c’è una new entry nella casistica, 1 sportivo su dieci si accende la sigaretta dopo l’allenamento.
Ora, a parte il costo economico, a preoccupare sono quelle 35mila diagnosi di nuovi tumori al polmone che vengono fatte ogni anno in Italia: molte dovute proprio ai prodotti della combustione, ad ogni boccata si assumono più di 500 sostanze tossiche, e l’alta temperatura assieme al catrame fa il resto.
Nel mondo, sostiene l’OMS, 6 milioni di morti l’anno dovuti al fumo, di questi il 10% fumatori passivi, cancro al polmone pur non avendo mai fumato in prima persona una sigaretta: per questo occorre aumentare la tassazione sulle bionde, indica l’OMS, anche se poi prezzi troppo alti fanno fiorire il mercato parallelo, illecito, di tabacco: una sigaretta su dieci fumata nel mondo è illegale.
Legati al fumo di sigaretta ci sono dodici diversi tipi di tumore, e non solo al polmone, ricordano gli oncologi americani dell’ASCO: cavo orale, prostata, soprattutto alla vescica. Sarebbe facile ridurne l’insorgenza, smettendo di fumare. Ed il metodo più efficace, tra orecchini, farmaci o psicoterapia, resta quello del pagamento: una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che il 52% dei partecipanti hanno detto addio al fumo con la prospettiva di guadagnare 650 dollari se ci riuscivano, di pagare una multa di 150 dollari se fallivano
Aumenta anche il numero di sigarette fumate al giorno, più di 10 per tre quarti dei tabagisti italiani, e c’è una new entry nella casistica, 1 sportivo su dieci si accende la sigaretta dopo l’allenamento.
Ora, a parte il costo economico, a preoccupare sono quelle 35mila diagnosi di nuovi tumori al polmone che vengono fatte ogni anno in Italia: molte dovute proprio ai prodotti della combustione, ad ogni boccata si assumono più di 500 sostanze tossiche, e l’alta temperatura assieme al catrame fa il resto.
Nel mondo, sostiene l’OMS, 6 milioni di morti l’anno dovuti al fumo, di questi il 10% fumatori passivi, cancro al polmone pur non avendo mai fumato in prima persona una sigaretta: per questo occorre aumentare la tassazione sulle bionde, indica l’OMS, anche se poi prezzi troppo alti fanno fiorire il mercato parallelo, illecito, di tabacco: una sigaretta su dieci fumata nel mondo è illegale.
Legati al fumo di sigaretta ci sono dodici diversi tipi di tumore, e non solo al polmone, ricordano gli oncologi americani dell’ASCO: cavo orale, prostata, soprattutto alla vescica. Sarebbe facile ridurne l’insorgenza, smettendo di fumare. Ed il metodo più efficace, tra orecchini, farmaci o psicoterapia, resta quello del pagamento: una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che il 52% dei partecipanti hanno detto addio al fumo con la prospettiva di guadagnare 650 dollari se ci riuscivano, di pagare una multa di 150 dollari se fallivano