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ITALIA

Roma

Ast Terni, al Mise ripresa la trattativa

Sindacati al Ministero dello Sviluppo economico: "Decisi a chiudere"

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E' iniziata la vertenza al Mise sull'Ast di Terni. I sindacalisti prima di entrare si sono dichiarati possibilisti su un'eventuale chiusura della trattativa ma i tempi si preannunciano ancora lunghi. "Noi siamo venuti con la determinazione di fare un accordo, vedremo se ci riusciremo a farlo, i presupposti potrebbero esserci", ha spiegato il responsabile nazionale siderurgia Fim-Cisl, Sandro Pasotti. Per Mario Ghini, segretario nazionale Uilm "le distanze non sono abissali, se non ci sono sorprese oggi ci sono le condizioni per chiudere". Il segretario generale dei metalmeccanici Ugl, Maria Antonietta Vicaro ha invece dichiarato: "Oggi spero proprio si possa chiudere perché se lo aspetta Terni ma anche tutta l'Italia, Ast è diventata un simbolo delle politiche industriali assenti e delle mancate risposte in tema di lavoro e occupazione". Anche per Marco Roselli della segreteria nazionale della Fismic "i tempi sono maturi per arrivare a un accordo, bisogna fare presto".

"Noi oggi andiamo al tavolo con l'intenzione di chiudere, siamo pronti a cercare soluzioni, mi auguro che anche gli altri lo siano" ha detto il leader della Fiom Maurizio Landini entrando al tavolo su Ast. "Non deve essere un accordo tampone, ma serve un accordo che sia davvero una mediazione; anche il governo deve prendersi le sue responsabilità", ha aggiunto: "Noi comunque firmeremo solo dopo che la maggioranza dei lavoratori ha approvato, è interesse anche dell'azienda", ha spiegato Landini. 

Intanto a Terni oggi è stata la giornata dei primi rientri al lavoro dove l'attività è ripresa dopo oltre un mese di sciopero. A tornare al lavoro sono stati soprattutto impiegati. Pochi invece gli operai. Tra loro quelli del Centro di finitura. Le Rsu hanno infatti deciso un progressivo ritorno al lavoro che si completerà il primo dicembre. Ma tutto legato agli sviluppi della trattativa al ministero dello sviluppo economico.