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ECONOMIA

Mercati

Borsa. Milano lima i ribassi con lo sprint del greggio, ma resta negativa. Scivolone banche

A Piazza Affari banche sotto tiro, il mercato ragiona sul toto-fusioni. Europa debole: giù Madrid, cauta Parigi

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Forte nervosismo in Borsa a Milano (la peggiore in Europa con Madrid), che oscilla ampiamente in territorio negativo (Ftse Mib -1,5%) con lo scivolone del settore del credito: il Banco popolare cede il 9% a 8 euro, Carige il 7,5%, Bpm e Ubi il 6%, Mps il 5,5% a 0,55 euro. Vendite anche su Mediobanca (-3%), Intesa e Unicredit (-2%).

In attesa del dato sull'occupazione Usa e dell'avvio di Wall street, negli altri settori Fca perde il 4% sotto i 6 euro mentre Ferrari recupera il 3% con Ferragamo sulla stessa linea. Positiva Mediaset (+1,5%), piatta Luxottica. Saipem è entrata in asta di volatilità, mentre i diritti sull'aumento di capitale crollano del 30% sotto quota 1,5 euro.

"Il mercato sta ragionando sul toto-fusioni e guarda alle 4 banche che potrebbero essere coinvolte in questo processo. Se si esamina il Texas ratio, Mps e Banco Popolare hanno un patrimonio netto ampiamente insufficiente ad assorbire la perdita massima derivante dai crediti deteriorati netti. Unirle rispettivamente ad Ubi e Bpm, che hanno invece patrimonio sufficiente per assorbire i crediti deteriorati, è come fare una una trasfusione con il rischio di creare due banche più grandi che hanno già l'influenza", commenta un operatore del mercato azionario. "Preferibile un matrimonio Ubi-Bpm, nascerebbe un gruppo che non ha bisogno di capitale e con un patrimonio netto capiente a fronteggiare i crediti deteriorati. Questa, al momento, appare l'unica operazione di mercato che crea valore per tutti gli azionisti.", sottolinea un analista.

Il petrolio riguadagna 30 dollari, il mercato attende le scorte Usa
Il petrolio riguadagna la soglia dei 30 dollari, con i contratti futures sul Wti a 30,23 dollari in rialzo dell'1,17%. Risale anche il Brent scambiato a Londra, a 32,95 dollari (+0,70%). Il mercato attende il dato sulle scorte negli Usa, che potrebbero mettere nuovamente pressione sui prezzi essendo attese in ulteriore rialzo rispetto al record già segnato.

Europa debole. Giù Madrid, cauta Parigi
Borse europee deboli.  Madrid (-2%) frenata dalle banche, mentre Zurigo (+0,1%) tiene con Syngenta (+5,5%), che corre dopo l'offerta di ChemChina, che ha messo sul piatto 43 miliardi di dollari per rilevare il produttore elvetico di pesticidi. In calo Francoforte (+1,11%) con Deutsche Bank (-4,49%), Volkswagen (-2,94%) e Lufthansa (-2,76%). Più caute Londra (+0,64%) e Parigi (+0,57%), sostenuta da Lvmh (+6,71%) dopo i conti e Unibail-Rodamco (+5,51%), favorita da raccomandazioni di analisti. Sotto pressione invece Renault (-4%).

Tonfo dell'Asia con il greggio, Tokyo cede il 3%
Seduta in rosso per le Borse asiatiche (indice Msci Asia Pacifico -2,2%) travolte, come i mercati occidentali, dalla caduta del petrolio sotto i 30 dollari al barile e dalla debolezza del settore finanziario globale. Tokyo è stata la peggiore piazza asiatica registrando una flessione di oltre il 3% (-3,15%), che rappresenta il peggior calo dal 2011. Male anche la Borsa di di Hong Kong (-2,32%), mentre gli altri listini cinesi hanno registrato un andamento contrastante: Shanghai ha ceduto uno 0,38%, mentre Shenzhen ha chiuso in lieve rialzo (+0,47%).