ECONOMIA
Mercati
Europee positive mentre Milano chiude in calo. Wall Street positiva
Dopo un'apertura in positivo, Piazza Affari gira in calo e a fine seduta cede l'1,09%. Chiudono col segno positivo le altre borse europee sulla scia di Wall Street. Spread Btp-Bund sotto i 169 punti, record da giugno 2011

Chiusura in territorio positivo per Wall Street, con lo S&P 500 che aggiorna il proprio record. Il Dow Jones sale dello 0,24% a 16.573,00 punti, il Nasdaq avanza dello 0,20% a 4.276,46 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,3% a 1.890,9 punti.
Milano chiude negativa
Chiusura in netto calo per piazza Affari dopo una seduta condotta sempre negativamente a parte le primissime fasi, quando un esordio positivo l'aveva portata a riaggiornare i massimi da maggio 2011 sopra quota 22mila punti. L'indice Ftse Mib ha ceduto l'1,1% a 21.675,0391 punti, mentre l'All Share è arretrato dello 0,97% a
23.153,4199 punti. Bene lo spread tra rendimenti di Btp e Bund decennali, che ha terminato sotto i 170 punti, in area 169 punti.
Borse Europee
Il listino milanese, che nei giorni scorsi aveva corso più delle altre Borse europee, ha la maglia nera tra le piazze del Vecchio Continente, che hanno chiuso invece la seduta col segno positivo sulla scia di Wall Street.Tra i listini principali, Francoforte ha guadagnato lo 0,2%, mentre Parigi è salita dello 0,09%. In rialzo dello 0,10% Londra.
I titoli di Piazza Affari
A zavorrare il listino delle blue chip sono stati i bancari, con Mediobanca che ha segnato -3,39%, Bpm -2,47%, Intesa Sanpaolo -2,37% e UniCredit -2,15%. Pesanti anche Fiat (-2,45%) dopo il balzo della vigilia. Bene, invece, Moncler (+2,26%), Gtech
(+1,96%), Prysmian (+1,73%) e Generali (+1,11%).
Spread ai minimi
Dopo un avvio positivo Milano dunque ha invertito la rotta e gira in calo. Lo spread è sceso sotto i 170 punti, chiudendo a 169 punti, ai minimi da giugno 2011. Il rendimento del Btp a 10 anni è calato a 3,29%. Il differenziale tra Bonos e Bund è risultato invece pari a 164 punti, per un rendimento del titolo spagnolo al 3,25%.
I dati Usa danno ottimismo ai mercati
Stamattina, all'apertura delle piazze finanziarie europee, a dare forza ai mercati erano state le indicazioni di una ulteriore ripresa dell'economia statunitense. Tokyo ha chiuso a +1,04 per cento complice anche il rafforzamento del dollaro sullo yen.
Milano chiude negativa
Chiusura in netto calo per piazza Affari dopo una seduta condotta sempre negativamente a parte le primissime fasi, quando un esordio positivo l'aveva portata a riaggiornare i massimi da maggio 2011 sopra quota 22mila punti. L'indice Ftse Mib ha ceduto l'1,1% a 21.675,0391 punti, mentre l'All Share è arretrato dello 0,97% a
23.153,4199 punti. Bene lo spread tra rendimenti di Btp e Bund decennali, che ha terminato sotto i 170 punti, in area 169 punti.
Borse Europee
Il listino milanese, che nei giorni scorsi aveva corso più delle altre Borse europee, ha la maglia nera tra le piazze del Vecchio Continente, che hanno chiuso invece la seduta col segno positivo sulla scia di Wall Street.Tra i listini principali, Francoforte ha guadagnato lo 0,2%, mentre Parigi è salita dello 0,09%. In rialzo dello 0,10% Londra.
I titoli di Piazza Affari
A zavorrare il listino delle blue chip sono stati i bancari, con Mediobanca che ha segnato -3,39%, Bpm -2,47%, Intesa Sanpaolo -2,37% e UniCredit -2,15%. Pesanti anche Fiat (-2,45%) dopo il balzo della vigilia. Bene, invece, Moncler (+2,26%), Gtech
(+1,96%), Prysmian (+1,73%) e Generali (+1,11%).
Spread ai minimi
Dopo un avvio positivo Milano dunque ha invertito la rotta e gira in calo. Lo spread è sceso sotto i 170 punti, chiudendo a 169 punti, ai minimi da giugno 2011. Il rendimento del Btp a 10 anni è calato a 3,29%. Il differenziale tra Bonos e Bund è risultato invece pari a 164 punti, per un rendimento del titolo spagnolo al 3,25%.
I dati Usa danno ottimismo ai mercati
Stamattina, all'apertura delle piazze finanziarie europee, a dare forza ai mercati erano state le indicazioni di una ulteriore ripresa dell'economia statunitense. Tokyo ha chiuso a +1,04 per cento complice anche il rafforzamento del dollaro sullo yen.