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ITALIA

Strage a Latina

Cisterna, Capasso fu visitato da due psicologi e ritenuto idoneo al servizio

Il carabiniere che ha sparato alla moglie e ucciso le due figlie prima di suicidarsi aveva avuto conferma di poter svolgere la sua professione e possedere l’arma di ordinanza

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Strage di Ciastena
Nuovi sviluppi sulla strage di Cisterna di Latina: Luigi Capasso, il carabiniere che ieri ha sparato alla moglie, ucciso le figlie e si è suicidato, aveva avuto modo di parlare di ciò che stava affrontando con almeno due psicologi: uno, a quanto risulta, presso la scuola sottufficiali dei Carabinieri di Velletri al momento del suo trasferimento in caserma dove era stato ospitato dopo aver lasciato l'abitazione familiare, e un altro che egli stesso avrebbe raccontato di avere interpellato presso la Asl. Nessuno ha ritenuto tuttavia che l'appuntato non fosse idoneo a svolgere la sua professione e quindi a possedere un'arma di ordinanza.
 
La cittadina è sconvolta
E' un particolare inquietante che emerge dalle indagini su una vicenda che ha sconvolto la comunità locale: a breve avrà inizio a Cisterna una veglia di preghiera che si protrarrà fino a sera, mentre per domenica è stata organizzata una fiaccolata, le esequie delle bimbe si terranno probabilmente nella giornata di sabato. Il commissario straordinario del Comune ha già dichiarato il lutto cittadino. "Alessia era una bambina disponibile e attenta, molto generosa. Martina era taciturna ma era proprio una sua caratteristica. Sapevamo che i genitori si stavano separando, ce lo aveva detto la madre ma eravamo convinti, visto anche il comportamento delle bambine, che tutto fosse nell'ordine delle cose come tante famiglie che oggi hanno problemi e con le quali ci confrontiamo quotidianamente". Sono le parole della preside della scuola media ed elementare Bellardini di Cisterna che frequentavano le piccole Alessia e Martina. Da quanto emerso oggi Luigi Capasso e Antonietta Gargiulo stavano frequentando un centro diocesano di aiuto alle famiglie a Cisterna di Latina. Un supporto psicologico che entrambi avevano intrapreso per problemi di coppia. Nonostante ciò avevano preso la strada della separazione giudiziale con addebito e l'udienza era fissata per il 29 marzo prossimo. Una scadenza che deve aver mandato completamente in tilt il militare.
 
Parla Minniti: “troppe sottovalutazioni”
La strage di Latina  è "assolutamente inaccettabile per le mie responsabilità – ha dichiarato il Ministro dell’Interno, Marco Minniti -  potrei cavarmela dicendo che formalmente non c' è stata denuncia e quindi non si è messo in moto il meccanismo", ma a volte  ci sono "troppe sottovalutazioni e non si comprende la minaccia in campo. Dobbiamo prendere un impegno: nessuno di noi deve sottovalutare quando discutiamo di tragedie consumate, con anche solo in un angolo del cervello l'idea che si poteva evitare". E in un’interrogazione parlamentare i senatori del Partito Democratico, Linda Lanzillotta, Francesca Puglisi e Giampiero Della Zuanna chiedono allo stesso Minniti "perché Carabinieri, magistratura e servizi sociali non hanno messo in atto le necessarie iniziative per prevenire la tragedia che si è poi verificata dando seguito all'allarme della donna?" e inoltre quali iniziative “si intendano adottare affinché vengano messe in atto misure di prevenzione da applicare nel momento stesso in cui una donna avvia una separazione legale da un uomo violento o nel caso in cui il marito o ex compagno la perseguiti con atti di stalking".