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ITALIA

Melendugno

Gasdotto, protesta sotto la pioggia contro l'espianto degli ulivi

E' salito a 82 su 97 il numero dei sindaci salentini firmatari di un appello al Presidente della Repubblica

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Protesta sotto la pioggia al cantiere Tap per la realizzazione del gasdotto che portera' in Europa il gas dell'Azerbaijan, approdando a Melendugno, a pochi chilometri da Lecce.

I lavori di espianto degli ulivi sono bloccati da sabato ma le manifestazioni non si fermano, anzi la presenza delle persone oggi e' piu' numerosa dei giorni passati, probabilmente anche grazie ai ripetuti appelli lanciati da sindaci e attivisti nel week end.

A causa della pioggia caduta incessante da questa notte, la zona limitrofa al cantiere si e' trasformata in un enorme pantano ma i manifestanti non si sono scoraggiati e stanno presidiando l'area, partecipando a una serie di assemblee per organizzare le attivita' nei prossimi giorni.    

La notte scorsa, intanto, numerosi blocchi stradali sono stati sistemati sulle strade di accesso all'area di San Basilio, per impedire o quantomeno rallentare il passaggio eventuale dei mezzi di cantiere.

Sul posto anche il sindaco di Melendugno, Marco Poti', insieme ad altri primi cittadini.

Intanto e' salito a 82 su 97 il numero dei sindaci salentini firmatari di un appello al Presidente della Repubblica, appello al quale hanno aderito anche diversi parlamentari si Sinistra Italia a e Movimento Cinque Stelle e alcuni consiglieri regionali.