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ITALIA

Mondo di mezzo, oggi la sentenza di appello per 43 imputati

L'accusa ha chiesto di ribaltare la decisione del primo grado riconoscendo l'esistenza di una associazione a delinquere di stampo mafioso

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E' prevista per oggi nell'aula bunker di Rebibbia, salvo clamorosi cambi di programma, la sentenza del processo d'appello al Mondo di Mezzo, con 43 imputati, tra cui i detenuti 'eccellenti' Massimo Carminati, ex estremista di destra, Salvatore Buzzi, il presidente della cooperativa '29 giugno'. La terza corte d'appello di Roma (presidente Claudio Tortora) è entrata in camera di consiglio subito dopo aver esaurito l'appello degli imputati e delle parti presenti in aula e aver preso atto che la pubblica accusa (rappresentata dai sostituti procuratori generali Pietro Catalani e Antonio Sensale, cui sono stati applicati il pm Luca Tescaroli e l'aggiunto Giuseppe Cascini) non intende replicare agli interventi delle difese che si sono conclusi lo scorso luglio. La sentenza dovrebbe arrivare nel primo pomeriggio.

  In primo luogo l'accusa ha chiesto di ribaltare la decisione del primo grado riconoscendo l'esistenza di una associazione a delinquere di stampo mafioso. Nel luglio del 2017 venne riconosciuta, invece, l'esistenza di due associazioni a delinquere "semplici" che avevano proprio in Carminati e Buzzi i punti di riferimento. Per l'ex Nar il pg ha chiesto una condanna a 26 anni e mezzo e per Buzzi ha sollecitato 25 anni e 9 mesi. In primo grado i due presunti capoclan furono condannati rispettivamente a 20 e a 19 anni.  In totale sono state rinnovate richieste di condanna per 430 anni nei confronti degli imputati, di cui 19 accusati di associazione di stampo mafioso.