MONDO
Un Paese al bivio
Grecia, le elezioni in sei punti

La Grecia è chiamata alle urne per le elezioni anticipate a seguito delle dimissioni di Alexis Tsipras da primo ministro. È la terza volta che i cittadini votano in un anno, dopo le elezioni di gennaio e il referendum di luglio.
1. I seggi sono aperti dalle 7 locali (le 6 italiane) e chiudono alle 19 (le 18 italiane). Gli exit poll saranno diffusi subito dopo. Sarà possibile seguire in diretta l'evoluzione dei risultati sul sito del ministero dell'Interno.
2. Diciannove partiti sono in lizza per essere eletti nel Parlamento monocamerale di 300 deputati, dovendo superare la soglia del 3% per poter essere rappresentati. Secondo le previsioni, ce la faranno tra sette e nove partiti. Quello che risulterà primo avrà un premio di maggioranza di 50 seggi, mentre gli altri 250 seggi saranno assegnati con sistema proporzionale.
3. I principali partiti sono: la Coalizione di sinistra radicale Syriza guidata da Alexis Tsipras; i conservatori di Nuova democrazia con Vangelis Meimarakis, principale forza di opposizione all'esecutivo di sinistra; il movimento neonazista Alba dorata con Nikos Michaloliakos; il partito riformista To Potami (Il fiume) con Stauros Theodorakis; il partito comunista (Kke) con Dimitris Kutsumbas; la destra nazionalista dei Greci indipendenti con Panos Kammenos, alleato di Tsipras nel governo precedente; i socialisti del Pasok con Fofi Yenimata; il neonato Unità popolare di Panagiotis Lafazanis, nato dai fuoriusciti di Syriza e l'Unione centrista di Vasilis Levendis.
4. Se il partito con il maggior numero di voti avrà la maggioranza assoluta, il suo leader sarà incaricato di formare il governo. Altrimenti, tenterà di formare un governo di coalizione. Se non riuscirà a farlo, toccherà al leader del secondo partito. Se anche questo fallirà, l'incarico passerà al terzo. Se nessuno riuscirà, si tornerà alle urne.
5. Gli aventi diritto di voto sono circa 9,8 milioni. L'astensionismo, secondo i sondaggi, potrebbe essere molto alto. La maggioranza degli istituti ha stimato la percentuale di indecisi tra il 10% e il 15%, delle astensioni e di quanti potrebbero annullare il voto o lasciare scheda bianca al 10%. In Grecia votare è obbligatorio, con eccezioni specifiche, ma chi in passato ha violato la legge non è stato mai sanzionato.
6. Agli elettori non viene data la possibilità di scegliere le preferenze, ma vengono consegnati diversi fogli su ognuno dei quali c'è una delle 19 liste con i suoi candidati. L'elettore sceglie solo la lista, la mette in una busta e quindi nell'urna, mentre le altre vengono buttate.
1. I seggi sono aperti dalle 7 locali (le 6 italiane) e chiudono alle 19 (le 18 italiane). Gli exit poll saranno diffusi subito dopo. Sarà possibile seguire in diretta l'evoluzione dei risultati sul sito del ministero dell'Interno.
2. Diciannove partiti sono in lizza per essere eletti nel Parlamento monocamerale di 300 deputati, dovendo superare la soglia del 3% per poter essere rappresentati. Secondo le previsioni, ce la faranno tra sette e nove partiti. Quello che risulterà primo avrà un premio di maggioranza di 50 seggi, mentre gli altri 250 seggi saranno assegnati con sistema proporzionale.
3. I principali partiti sono: la Coalizione di sinistra radicale Syriza guidata da Alexis Tsipras; i conservatori di Nuova democrazia con Vangelis Meimarakis, principale forza di opposizione all'esecutivo di sinistra; il movimento neonazista Alba dorata con Nikos Michaloliakos; il partito riformista To Potami (Il fiume) con Stauros Theodorakis; il partito comunista (Kke) con Dimitris Kutsumbas; la destra nazionalista dei Greci indipendenti con Panos Kammenos, alleato di Tsipras nel governo precedente; i socialisti del Pasok con Fofi Yenimata; il neonato Unità popolare di Panagiotis Lafazanis, nato dai fuoriusciti di Syriza e l'Unione centrista di Vasilis Levendis.
4. Se il partito con il maggior numero di voti avrà la maggioranza assoluta, il suo leader sarà incaricato di formare il governo. Altrimenti, tenterà di formare un governo di coalizione. Se non riuscirà a farlo, toccherà al leader del secondo partito. Se anche questo fallirà, l'incarico passerà al terzo. Se nessuno riuscirà, si tornerà alle urne.
5. Gli aventi diritto di voto sono circa 9,8 milioni. L'astensionismo, secondo i sondaggi, potrebbe essere molto alto. La maggioranza degli istituti ha stimato la percentuale di indecisi tra il 10% e il 15%, delle astensioni e di quanti potrebbero annullare il voto o lasciare scheda bianca al 10%. In Grecia votare è obbligatorio, con eccezioni specifiche, ma chi in passato ha violato la legge non è stato mai sanzionato.
6. Agli elettori non viene data la possibilità di scegliere le preferenze, ma vengono consegnati diversi fogli su ognuno dei quali c'è una delle 19 liste con i suoi candidati. L'elettore sceglie solo la lista, la mette in una busta e quindi nell'urna, mentre le altre vengono buttate.